In risposta al Gruppo Consiliare “Paese Verde”: Nella seduta del Consiglio Comunale di mercoledì 18 marzo 2015 la maggioranza non ha “deciso” di variare la ripartizione delle quote relative al progetto di ampliamento della discarica di San Vincenzo, in Consiglio abbiamo deliberato in merito ad una decisione che è nata dopo mesi di attente valutazioni, di confronti con gli Amministratori di Corinaldo e con i Tecnici, e di incontri con la cittadinanza durante i quali sono state illustrate tutte le fasi di questa
vicenda, a partire dal primo Accordo preliminare che prevedeva una quota del 50% per entrambi i Comuni, alla variazione che la precedente Amministrazione aveva effettuato rendendosi conto che non c’erano le condizioni per affrontare un simile impegno di spesa e che portava la quota di Castelleone al 40% e conseguentemente quella di Corinaldo al 60%; abbiamo ricordato tutti i dubbi che entrambi i gruppi di minoranza avevano dimostrato in quella occasione, dubbi espressi chiaramente in sede di discussione, di dichiarazione di voto e successivamente con dei comunicati stampa. Avremmo voluto scoprire che ci eravamo sbagliati, che le nostre valutazioni sull’effettiva capacità di investimento del nostro Comune fossero pessimistiche e che eravamo invece perfettamente in grado di sostenere i costi comportati dalla ripartizione che abbiamo ereditato, purtroppo non è stato così, perché dalla precedente Amministrazione abbiamo ereditato anche la gestione del “Palazzetto, della Lottizzazione Cesarini, il Parcheggio area camper, il Bilancio connotato da una forte esposizione debitoria” come ha dichiarato in Consiglio il vicesindaco Brunetti. A differenza di quanto dichiarato dalla minoranza, questa Amministrazione crede molto nel progetto della discarica, abbiamo sostenuto da tempi lontani che la discarica fosse un’opportunità da non lasciarsi sfuggire e abbiamo più volte suggerito di tentare un approccio con gli Amministratori di Corinaldo, ma le nostre proposte sono sempre rimaste inascoltate, e per anni della discarica abbiamo preso soltanto i disagi; quando infine si è deciso di entrare in parte nel progetto di ampliamento, le modalità con cui l’amministrazione precedente ha portato avanti l’operazione sono state tali che non era possibile non esprimere un parere contrario, anche in considerazione del fatto che “l’intera vicenda, precedentemente, è stata gestita unilateralmente senza un preventivo coinvolgimento della popolazione” ha dichiarato il consigliere Bellagamba in Consiglio Comunale, né mai sono state interessate in alcun modo le minoranze consiliari. Sempre il consigliere Bellagamba esprime soddisfazione perché “Dopo oltre cinque anni, finalmente, con questo atto viene delineata la reale possibilità di investimento e di gestione dell’ampliamento della Discarica per entrambi i Comuni anche alla luce delle nuove disposizioni finanziarie e di riorganizzazione dei servizi. Vengono così fissati gli impegni economici sia attivi che passivi al 70% a carico del Comune di Corinaldo e per il 30% a carico del Comune di Castelleone di Suasa, inoltre, vengono recuperate, in parte, le spese relative alla progettazione a partire dalla conclusione del procedimento V.I.A., interrompendo quell’accordo iniziale che prevedeva la ripartizione delle spese progettuali al 50% […] Ora, con questa modifica all’Accordo di Programma, viene equilibrata la vicenda finanziaria della Discarica permettendo di affrontare in futuro più dignitosamente le quote previste e speriamo, senza dover colpire le tasche del cittadino”. Il Gruppo Consiliare Paese Verde, che tanto critica questa scelta Amministrativa per la diversa ripartizione delle quote, non fa mai menzione del fatto che in questa operazione l’Amministrazione ha effettuato un cambiamento anche nella forma, passando tutto il progetto all’interno dell’Unione dei Comuni, così da svincolarlo ai limiti previsti dal patto di stabilità; di questa scelta ponderata e lungimirante la minoranza non parla mai, sarà forse perché sarebbe dovuto essere un percorso quasi scontato per la precedente Amministrazione? Sarà perché invece questa minoranza, come le Amministrazioni precedenti che tanto sostiene, in realtà nell’Unione dei Comuni non crede affatto? Sarà per paura di perdere “sovranità e capacità decisionale a beneficio del comune di Corinaldo”? Preoccupazione legittima ma certo in stridente contrasto con tutte le dichiarazioni sul superamento dei campanilismi a cui ci ha abituato in questi mesi il rappresentante della minoranza all’interno dell’Unione. Questa variazione dell’Accordo di Programma è l’ennesima dimostrazione che la rivoluzione che avevamo promesso ai cittadini la stiamo realizzando giorno dopo giorno: la portiamo avanti rendendo sempre più concreta e operativa un’Unione di Comuni che fino ad oggi era più forma che sostanza; la costruiamo riorganizzando l’assetto degli uffici comunali che abbiamo trovato in una situazione di sottodimensionamento e precarietà; la concretizziamo nel modo totalmente nuovo di porci nei confronti dei cittadini, che vengono informati e coinvolti nella vita amministrativa come non era mai stato fatto prima; la rivoluzione di questa maggioranza passa anche attraverso tutte quelle opere di sistemazione della viabilità e manutenzione del verde che abbiamo effettuato e stiamo effettuando, opere certamente di ordinaria amministrazione ma che sono diventate straordinarie perché non sono mai state realizzate in maniera sistematica negli anni passati. In questi primi 10 mesi siamo stati impegnati a risolvere tutte le questioni lasciate irrisolte da chi ci ha preceduto, questioni anche di importanza fondamentale come la controversia per la tettoia crollata della Domus repubblicana, che ha portato alla chiusura per ben 3 anni, o come l’acquisizione delle aree pubbliche nella lottizzazione Cesarini, che indirettamente influenza anche un’altra spinosa situazione quale quella della tanto sbandierata Casa di Cura. Non possiamo promettere che durante il nostro mandato saranno realizzate opere straordinarie, interventi che rimarranno a memoria perenne di questa Amministrazione, è una promessa che non siamo sicuri di poter mantenere, ma possiamo garantire che continueremo la nostra gestione sempre in totale rispetto e coinvolgimento dei cittadini; che ci attiveremo, come stiamo già facendo, per ricercare risorse economiche da destinare ad interventi di valorizzazione e di promozione delle ricchezze del nostro territorio; che presteremo sempre la massima attenzione alle esigenze della cittadinanza tutta, non agli interessi di privati cittadini, e in particolare di quelle fasce che più necessitano di sostegno come i nostri bambini e i nostri anziani. Ai cittadini poi spetterà la valutazione finale sul nostro operato.
da Comune di Castelleone di Suasa |