Marche: Occupazione sviluppo e crescita sono possibili con il Fondo Sociale Europeo |
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Sabato 18 Aprile 2015 16:43 |
Si è tenuto ieri l’altro, all’Auditorium della Mole Vanvitelliana di Ancona, l’evento di lancio del nuovo Por Fse Marche 2014 – 2020. Il documento di programmazione è stato quindi condiviso per la prima volta con opinione pubblica e operatori, per comprendere innovazioni e strategie del nuovo periodo di programmazione. All’incontro hanno preso parte tra gli altri, l’assessore all’Istruzione,
Formazione Lavoro della Regione Marche, il nuovo referente della Commissione europea per le Marche, Franco Rinaudo, il responsabile dell’Autorità di gestione Fesr e Fse della Regione Marche, Mauro Terzoni. Nell’ambito dei lavori, è stata organizzata anche una tavola rotonda a cui hanno preso parte rappresentanti delle associazioni di categoria e sindacali. L’Assessore ha sottolineato l’importanza del Fondo sociale europeo nell’accompagnare il processo di crescita delle conoscenze, specie dei giovani, in un momento di transizione socio economica, che sta portando le Marche oltre il manifatturiero. Importante anche, secondo l’amministratore regionale, compensare con le risorse Ue i forti tagli ai bilanci delle autonomie locali operati dall’ultima legge di stabilità. Insistendo anche sulla necessità di continuare, come da tradizione, sull’uso efficiente, corretto ed efficace dei fondi strutturali assegnati alle Marche. Fondi che nel loro complesso dovrebbero, secondo l’Assessore, rivedere l’arco temporale di programmazione, passando dai sette anni imposti dai regolamenti europei, a periodi più consoni ai ritmi dell’economia contemporanea. Rinaudo, che segue da qualche mese le Marche per conto della Commissione europea nell’attuazione del programma operativo del Fondo sociale, ha parlato della nostra regione, come di un esempio virtuoso per altre realtà territoriali. Il documento è stato redatto sulla base dei vincoli comunitari e nel solco della continuità, partendo però dall’analisi delle attuali necessità e delle criticità del territorio: le tipologie di target e di azioni previste ricalcano, quindi, la precedente programmazione, ma con pesi finanziari differenti e nell’ambito del quadro di Europa 2020. L’obiettivo che la Regione Marche - anche grazie all’aumento di oltre il 17 per cento delle risorse disponibili per i vari interventi, come ha ricordato Terzoni - intende perseguire, è in sintesi la promozione di una ripresa che consenta di rimettere in moto il sistema occupazionale, coinvolgendo prioritariamente i giovani e con un’attenzione particolare alle donne. Complessivamente, il Por Fse 2014- 2020 della Regione Marche ammonta a quasi 288 milioni di euro, con cui finanziare politiche che saranno realizzate tra il 2015 (dato che il programma è stato approvato a fine 2014) e il 2023. La programmazione termina infatti nel 2020, ma saranno disponibili altri tre anni per concludere gli interventi avviati nella fase finale del periodo. Nello specifico i 288 milioni del Fse saranno ripartiti tra occupazione (186,6 milioni), inclusione sociale (51,5), istruzione e formazione (29,2), amministrazione pubblica efficiente (11,1), mentre 9,5 milioni di euro sono dedicati all’assistenza tecnica per la realizzazione degli interventi.(f.b.) |