Tutti i nodi vengono al pettine. Dopo lo schiaffo gongolante del no greco all’Europa, adesso l’Europa passa il conto. "La porta è aperta alle trattative. Ora spetta a Tsipras fare proposte serie e credibili" affinché la Grecia resti nella zona euro, ha detto il presidente francese Hollande al fianco della cancelliera Angela Merkel all'Eliseo. "Prendiamo atto del risultato e rispettiamo il voto dei greci perché l'Europa è la democrazia", gli ha eco la cancelliera: le condizioni per aprire nuovi negoziati con la Grecia "non ci sono ancora. Aspettiamo proposte precise da parte del premier greco". Con la Grecia "abbiamo già dato prova di grande solidarietà. L'ultima proposta era molto generosa", ha tuttavia sottolineato la Cancelliera. "Ora è urgente avere delle proposte per uscire dalla situazione in cui ci troviamo oggi". Intanto Tsipras ha informato Putin della situazione in Grecia ed ha riferito che i negoziati con i creditori europei proseguiranno. Dopo il "no" greco alle proposte dei creditori, le capitali europee si trovano adesso a dover fare i conti con una situazione ben più grave di quanto molte di loro avessero previsto e i mercati finanziari asiatici nella notte hanno già cominciato ad inviare i primi segnali, tutti negativi, ad eccezione della borsa di Shanghai. L'altro protagonista della battaglia referendaria, Yanis Varoufakis, che ha parlato di "coraggioso No all'austerità. Le ferite dell'Europa e della Grecia iniziano a guarire" e "la permanenza della Grecia nell'euro non è tema delle trattative", ha scritto, aggiungendo che "l'Europa non permetterà la circolazione di una valuta parallela. Lascio per facilitare le trattative" ha spiegato Varoufakis, che si è improvvisamente dimesso da ministro (aveva detto che si sarebbe dimesso se avesse vinto il SI e invece si è dimesso anche se ha vinto il NO. E’ lui il maggior ostacolo alla ripresa dei colloqui con l’Europa, ma ha aggiunto: "Porterò addosso con orgoglio il disgusto dei creditori", sottolineando che "noi della sinistra sappiamo fare gioco di squadra, senza interessarci ai privilegi delle cariche", per cui "sosterrò appieno il premier Tsipras, il nuovo ministro delle Finanze e il nostro governo". Euclid Tsakalotos è il nuovo ministro greco alle finanze e, come il suo predecessore Yanis Varoufakis, è un economista che ha studiato principalmente all'estero, in particolare a Oxford. Membro del comitato centrale di Syriza, deputato dal 2012, è docente di economia all'Università di Atene, ma non è meno drastico e radicale nella critica delle ricette economiche liberiste che hanno creato la crisi finanziaria mondiale. Ciononostante il governo greco prevede di estendere la chiusura delle banche anche "domani e per alcuni giorni ancora". Significa che resteranno chiuse almeno fino a mercoledì. Anche il limite di prelievo giornaliero di 60 euro agli sportelli automatici sarà mantenuto. Angela Merkel, prima dell'incontro con Hollande, aveva affermato che "per ora non ci sono i presupposti per nuove trattative". Poi Tsipras, dopo le dimissioni di Varoufakis, la aveva informato che domani, al tavolo del vertice, porterà "nuove proposte". E dall'Eliseo la cancelliera evoca una "porta aperta", ma sottolinea che è "urgente" avere le proposte e definisce "molto generoso" l'accordo respinto da Atene e dal referendum. Il portavoce del ministro Schaeuble ricorda che "il taglio del debito per noi non si discute". Significa che “per la Grecia la porta è aperta” come dice la Merkel. Si, ma per uscire.