Egitto: Adesso tocca a noi |
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Sabato 11 Luglio 2015 11:35 |
"Grazie alla benedizione di Allah i soldati dello Stato Islamico hanno fatto esplodere 450 kg di esplosivo piazzati dentro una macchina parcheggiata davanti al Consolato italiano al Cairo". E' quanto scrive un account di Twitter considerato vicino all'Isis rivendicando l'attentato. Erano da poco passate le 6.30 del mattino quando la capitale egiziana è stata scossa dalla deflagrazione, causata da una bomba posta sotto una vettura. Fonti della
sicurezza egiziana hanno reso noto che "l'esplosione ha danneggiato, oltre alla facciata esterna del Consolato che era chiuso, anche alcune abitazioni limitrofe". La stessa fonte ha aggiunto che la "carica esplosiva sarebbe stata azionata con un telecomando". Una persona ha perso la vita e altre nove sono rimaste ferite, di cui due gravi. Il ministro italiano degli esteri Paolo Gentiloni, in una conferenza stampa immediatamente convocata alla Farnesina, il ministro ha affermato che la bomba esplosa davanti al consolato italiano del Cairo "è un attacco diretto all'Italia". Ha detto anche che "non c'è nessun dubbio, il Consolato italiano era l'obiettivo" dell'attentato. "Un tentativo di intimidazione - ha proseguito - contro un paese impegnato in prima linea nel contrasto al terrorismo". Gentiloni ha ribadito "la rinnovata determinazione dell'Italia a combattere il terrorismo e l'Isis in particolare". Il presidente del Consiglio dei ministri Matteo Renzi, che segue in prima persona gli sviluppi dell'attentato del Cairo, stamattina ha subito sentito per telefono il presidente egiziano Al Sisi: "L'Italia sa che quella contro il terrorismo è una sfida enorme, che segna in profondità la storia del nostro tempo. Non lasceremo solo l'Egitto: Italia ed Egitto sono e saranno sempre insieme nella lotta contro il terrorismo". |