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Europa: La Germania si rassegna all’uscita della Grecia dall’euro |
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Sabato 11 Luglio 2015 13:11 |
 "Non vedo come potremo raggiungere facilmente un accordo: il Governo greco ha fatto di tutto per minare la fiducia", ha detto il ministro tedesco delle Finanze Wolfgang Schaeuble, a margine della riunione dell'Eurogruppo per valutare il Piano Tsipras dopo il via libera dell'Ue e del parlamento di Atene, lasciando intendere che il negoziato è ancora tutto da scrivere. Ma la strada per
un'intesa non sembra in discesa, poichè la Germania va anche oltre e non esclude una Grexit (sospensione dall'euro) di cinque anni. Un'uscita a tempo durante il quale Atene potrebbe rimettere in sesto le proprie finanze e ristrutturare il debito. Ma, secondo fonti Ue un'ipotesi del genere sarebbe "legalmente infattibile e senza senso". La Germania si è comunque opposta a estendere la scadenza dei finanziamenti alla Grecia a 60 anni, come chiesto dal Fmi. Evidentemente si scontrano due differenti politiche: quella del rigore preferita dal centrodestra alla tedesca, forse eccessivo, e quella della mollezza, caldeggiata irresponsabilmente dalla sinistra alla francese. In mezzo l'Europa indecisa e l'Italia in angolo. |
Gazzetta dj 
"Non vedo come potremo raggiungere facilmente un accordo: il Governo greco ha fatto di tutto per minare la fiducia", ha detto il ministro tedesco delle Finanze Wolfgang Schaeuble, a margine della riunione dell'Eurogruppo per valutare il Piano Tsipras dopo il via libera dell'Ue e del parlamento di Atene, lasciando intendere che il negoziato è ancora tutto da scrivere. Ma la strada per
un'intesa non sembra in discesa, poichè la Germania va anche oltre e non esclude una Grexit (sospensione dall'euro) di cinque anni. Un'uscita a tempo durante il quale Atene potrebbe rimettere in sesto le proprie finanze e ristrutturare il debito. Ma, secondo fonti Ue un'ipotesi del genere sarebbe "legalmente infattibile e senza senso". La Germania si è comunque opposta a estendere la scadenza dei finanziamenti alla Grecia a 60 anni, come chiesto dal Fmi. Evidentemente si scontrano due differenti politiche: quella del rigore preferita dal centrodestra alla tedesca, forse eccessivo, e quella della mollezza, caldeggiata irresponsabilmente dalla sinistra alla francese. In mezzo l'Europa indecisa e l'Italia in angolo.