Europa: Sulla Grecia c’è l'accordo, ma il partito Syriza del governo greco si spacca |
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Lunedì 13 Luglio 2015 15:46 |
Dopo una maratona negoziale di 17 ore, l'Europa raggiungere un'intesa per il terzo salvataggio della Grecia. Alla fine, la volontà di tenere unita Eurolandia ha prevalso, anche se l'ok ad aprire il negoziato sugli 82-86 miliardi di euro di aiuti Esm è pieno di condizioni, non è ancora definitivo, e l'ultima parola arriverà a fine settimana. L'Eurozona raggiunge così l'accordo che evita il Grexit, così è chiamata l'uscita della Grecia dalla zona euro. Ma sempre
che entro tre giorni il primo ministro greco, Alexis Tsipras, attui le riforme richieste dall'assemblea dei ministri dell'Economia e delle Finanze (Eurogruppo). E non sarà facile, poichè le resistenze interne minano l'unità di Syriza, il partito di maggioranza del premier, e l'alleato nazionalista Anel ha già comunicato il no all'accordo. Anche nel partito di maggioranza si sta valutando il no all'accordo. Questa sera, intanto, i sostenitori del no all'accordo si sono dati appuntamento in piazza Syntagma, dove ha sede il parlamento greco, per manifestare contro Tsipras e uno sciopero generale di 24 ore è stato indetto dal sindacato dei dipenenti pubblici per mercoledì prossimo, in concomitanza con il voto del Parlamento. Il clima, insomma, ad Atene è rovente. Per ricostruire la fiducia, completamente minata dopo il referendum, l'Eurozona ha chiesto ad Atene di dare prova di responsabilità ed approvare alcune riforme entro mercoledì, tra cui pensioni, Iva, adozione del Codice di Procedura Civile, direttiva sul salvataggio delle banche. Mercoledì un nuovo Eurogruppo si riunirà per valutare l'impegno di Atene. Nel frattempo, quei Paesi che devono sottoporre l'accordo ai loro Parlamenti convocheranno i deputati, ed entro la fine della settimana si dovrebbe arrivare al via libera definitivo. Il presidente della Commissione Europea, Jean Claude Juncker, ha detto che "non ci sono né vincitori né vinti" e che l'accordo non è "né umiliate per i greci, e né gli altri europei perderanno la faccia". Ma la Grecia, per evitare definitivamente una 'Grexit', "deve fare tutte le cose scritte nell'accordo" e quelle che saranno nel programma Esm su cui "mi auguro i negoziati possano cominciare il più presto possibile". Così il ministro dell'economia Pier Carlo Padoan a chi gli chiedeva se un'uscita della Grecia dall'eurozona sia stata definitivamente scongiurata.
Chiara Fiorani |