Dal Mondo: La Cina è vicina |
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Martedì 11 Agosto 2015 14:36 |
La Banca Centrale di Pechino, attraverso la più grande operazione economico-finanziaria degli ultimi vent'anni, definita comunque “una tantum”, ha svalutato la quotazione della moneta nei confronti del dollaro a 6,2298 (-1,9%). La Banca Centrale ha dunque tagliato il suo tasso che permette al mercato una oscillazione giornaliera di circa il 2%. Se la svalutazione potrà frenare la fuga dei capitali e rianimare l'export, la mossa colpirà tuttavia il
potere di acquisto dei consumatori cinesi. La decisione delle autorità di Pechino arriva in contemporanea al deprezzamento delle monete regionali di Australia, Corea del Sud, e Singapore. La conseguenza che gli osservatori economici paventano è lo spettro di una 'guerra delle valute', che potrebbe puntare su una svalutazione selvaggia per rendere competitiva l'economia. Nonostante il regime “comunista”, le ferree leggi dell’economia di mercato cui non può sottrarsi nemmeno il gigante asiatico, la Cina si dimostra oggi “più vicina” non certo sul piano geografico e geopolitico, quanto sul piano economico, affiancando le altre economia in crisi a livello planetario. |