“La Regione Marche sostiene quest’importante e prestigiosa iniziativa di collaborazione, che mette in contatto due straordinarie esperienze di vita di donna, come quella della pittrice marchigiana, nata a Pesaro, Nori de’ Nobili, e della poetessa milanese Alda Merini. Come assessora alle Pari opportunità tengo molto a questo progetto e condivido l’emozione e la passione con cui è stato giustamente recuperato il ricordo e il valore delle loro creazioni. Porre in
relazione de’ Nobili e Merini, verso la cui vita e produzione poetica nutro da tempo grande ammirazione, rappresenta una grande opportunità e un momento di confronto importante per le artiste contemporanee. Contribuire a promuovere la conoscenza di Nori de’ Nobili, giovane artista vittima dei pregiudizi sessisti, attraverso questa prestigiosa collaborazione significa contribuire al riscatto per la sofferenza che ha vissuto e motivo di grande orgoglio”. Con queste parole l’assessora alle Pari opportunità, Manuela Bora, ha presentato alla stampa oggi in Regione il progetto di collaborazione tra Museo Nori de' Nobili di Trecastelli e Museo Alda Merini - Casa delle artiste, di Milano. Un progetto finalizzato alla valorizzazione della memoria di due importanti protagoniste del secondo Novecento. Hanno preso parte alla conferenza stampa la senatrice Silvana Amati, componente dell'Ufficio di Presidenza del Senato, Fausto Conigli, sindaco del Comune di Trecastelli, Carlo Emanuele Bugatti, direttore del museo Nori de’ Nobili, il professor Gian Mario Raggetti, collaboratore dello stesso Museo, Maria Jannelli, curatrice della Mostra in programma a Trecastelli nell’ambito del progetto, Renato Galbusera, titolare della cattedra di pittura della Accademia di Brera. “Concretizziamo un lavoro ventennale – ha detto Amati – che grazie al lavoro delle donne ha portato l’opera di una grande marchigiana anche all’estero, con la mostra di Bruxelles che ha riscontrato un grande successo. Nori de’ Nobili ha avuto una vita terribile, morta in manicomio, le sue opere rischiavano di andar distrutte. Grazie al lavoro del Comune di Ripe prima e di Tre Castelli poi e alla collaborazione con gli amici dell’Accademia di Brera siamo riusciti a recuperarle. Realizzare uno scambio culturale, di queste storie di donne e farlo sotto l’egida dell’Assessorato alle pari opportunità della Regione a cui si aggiungerà probabilmente il patrocinio del Senato, è un fatto molto rilevante”. “Si tratta di 1400 opere, per un museo che conta oltre duemila visite all’anno, con molte scolaresche che vengono anche da fuori regione. Grazie al lavoro avviato da Silvana Amati quando era consigliere regionale abbiamo costruito una realtà importante a cui il Comune tiene in particolar modo”, ha detto Conigli. Nel mese di novembre La Casa delle Artiste - Museo Alda Merini di Milano, presenterà una selezione di opere di Nori De' Nobili, curata da Carlo Emanuele Bugatti. Successivamente il Museo Nori De' Nobili di Tre Castelli ospiterà una mostra di artiste della contemporaneità coordinata da Maria Jannelli incentrata sulle tematiche delle produzioni di artiste che attraversano diverse età anagrafiche e linguaggi espressivi, con mostra di opere di Maria Luisa Simone, Loriana Castano, Lucia Pescador, Paola Grott, Teresa Maresca, Marina Falco, Maria Jannelli, Erika Riehele, Virginia Dal Magro, Francesca Vitali Boldini, Linda Sacchi. “Già nel mese di giugno – ha detto Galbusera - c’è stata un’anticipazione dello scambio tra le due realtà museali, con l’esposizione di un’opera di Nori de’ Nobili a Milano, presso il Museo Alda Merini. Questa collaborazione va nel senso di dare il giusto peso al grande contributo purtroppo invece spesso negletto delle artiste alla modernità”. “Come Alda Merini – ha detto Bugatti - l’opera di Nori de’ Nobili è emersa dalla critica con difficoltà. Ricordo la mostra al Palazzo degli Anziani di Ancona della fine degli anni ’70 e le critiche a cui risposi, sostenuto dai giovani artisti dell’epoca. Oggi c’è una piena riscoperta e lavoriamo anche a un’opera cinematografica sull’artista”. Durante l’incontro con la stampa Raggetti ha sottolineato “il ruolo di promozione culturale delle Fondazioni e quello che potrebbero avere le università, affinché i giovani siano consapevoli della straordinaria storia culturale che li circonda”.(f.b.) |