Dall’Europa: In Inghilterra entra solo chi ha un lavoro |
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Domenica 30 Agosto 2015 15:50 |
Doccia fredda all'immigrazione incontrollata in Inghilterra che si accalca all'imbocco dell'Eurotunnel a Calais: nel Regno Unito potrà entrare solo chi ha già un lavoro. Giro di vite non solo per gli extracomunitari, profughi o no, ma anche per i cittadini europei, italiani compresi. Il ministro dell'Interno Theresa May ha definito il sistema di immigrazione interno all’Unione europea “fuori controllo”, e ha chiesto una riforma della libera circolazione comunitaria.
Il saldo migratorio ha raggiunto il massimo storico annuale, da marzo 2014 a marzo 2015, pari a 329mila persone. Un livello di immigrazione, sostiene May, “non sostenibile”, perché mette troppa “pressione sulle infrastrutture, come case e trasporti, e i servizi pubblici, come scuole ed ospedali”. Il ministro sottolinea che l’immigrazione dai Paesi Ue è più che raddoppiata rispetto al 2010, ed “è per questo che la volontà del governo di rinegoziare la relazione della Gran Bretagna con l’Ue è così importante”. La May sostiene che “ridurre l’immigrazione al netto dall’Unione europea non significa un mancato rispetto del principio di libera circolazione. Quando è stata inizialmente sancita, libera circolazione significava libertà di spostarsi per lavorare, non libertà di attraversare le frontiere per cercare un lavoro o usufruire delle politiche previdenziali. Secondo il ministro britannico, l’accordo di Schengen, che elimina i controlli sistematici alle frontiere e al quale la Gran Bretagna non aderisce, ha alimentato la crisi dei migranti. Le tragedie di quest’estate, afferma May, “sono state esasperate dal sistema europeo della libera circolazione”. |