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Ostra Vetere: Per Eros De Finis un Comune in comune PDF Stampa E-mail
Lunedì 21 Settembre 2015 18:48

Ostra Vetere Per Eros De Finis un Comune in comuneDa Eros De Finis, già consigliere comunale di minoranza a Ostra Vetere, riceviamo e pubblichiamo: "Un Comune in comune . Quello che sospettavamo e paventavamo sta diventando realtà. Seguendo l’onda montante della lotta senza quartiere alla storia , alle tradizioni , agli usi e alle diversità strutturate in secoli e secoli di idee , intuizioni e sacrifici , si provvede ad attrezzarsi per tagliare con un colpo netto le radici di tutti noi. Cosa c’è di più sbagliato del vergognarsi dei padri , o di venderli per qualche spicciolo ? Questi signori che in nome della modernizzazione e del risparmio vendono il paese sono gli stessi  che se gli parli di storia nella migliore delle ipotesi ti rispondono dopo aver consultato Vikipedia. Sono figli di una politica che si è fatta serva dei potentati economico-finanziari e che non si pone neanche tra gli obiettivi più lontani il benessere e la salute dell’individuo ( che non considerano nemmeno degno di attenzione) , questi se parlano parlano di cose più grosse , loro si dedicano al progresso dell’intera umanità e per questo nobile scopo non hanno bisogno di conoscere storia e tradizioni gli basta leggere i titoli dei telegiornali per sapere che hanno ragione e in nome del bene comune intanto e subito cominciano col prendere a calci nel sedere la  piccola comunità di persone che vive a Montenovo e che li ha ( purtroppo) plebiscitariamente votati. Mi torna in mente il periodo in cui ho fatto il consigliere comunale di stretta minoranza , forse il periodo in cui sono stati commessi i misfatti più gravi che abbiano mai avuto luogo a Montenovo dopo il passaggio del fronte. Case popolari al San Francesco , spoliazione progressiva del centro storico , demolizione della vecchia piazza della Libertà per far posto all’odierno catino. Al sindaco che ci ha gratificato di un bel ventennio di attenzioni , chiesi che bisogno c’era di rifare la piazza e di rifarla nel modo assurdo in cui era stata riprogettata. La sua risposta da profondissimo conoscitore dell’Italia qual’era ed è  fu “ ma scusa , dove si è mai vista una piazza in pendenza?” . In quel preciso istante ebbi la certezza , semmai ce ne fosse stato bisogno , che il “potere” , unito all’ arroganza  legati insieme dall’ignoranza può provocare effetti disastrosi. E li ha provocati allora e li provoca oggi . Non c’è più lui a dirigere il comune , ma i “nuovi” , se quello che abbiamo visto finora serve a capire chi sono riusciranno ad andare molto più in là nell’opera demolitrice. Il bello , se non fosse tragico , è che l’arroganza baldanzosa e sistematica che informa ogni loro movimento è supportata da una dose di ignoranza ancora più profonda dei loro “antenati politici” . Questi amministratori “sic” , hanno ormai lanciato in orbita il progetto di annullare Montenovo e in nome del risparmio svendono la primogenitura (almeno Esaù si gustò un piatto di lenticchie) , loro si accontentano di una pacca sulla spalla di un funzionario di partito che gli dirà “bravi” e potranno tornare a casa pensando veramente di esserlo. La cosa che ci lascia allibiti è che questo sta avvenendo senza che la gente del paese  alzi un dito , evidentemente troppo preoccupata a far quadrare i magri bilanci di questi lunghi e bui anni di crisi totale , per accorgersi anche che qui si gioca una partita che tutti  perderanno senza saperlo , ma la cui posta verrà pagata da figli e nipoti . Vorrei che tutti i cittadini , chi li ha votati e chi no , facessero sentire la loro voce per impedire questo ennesimo scippo che dobbiamo subire da uno Stato allo sbando e dai suoi ancora più sbandati rappresentanti periferici. Possibile che non ci sia nessuno a Montenovo che decida di andare in piazza per far sentire la voce del dissenso ? Possibilissimo amici , la gente non vuole altri problemi , ne ha già tanti , si accontenta , sceglie ancora una volta tra “Franza e Spagna” il pane , e oggi aggiungerei la televisione. E’ talmente rassegnata al peggio che ormai non si lamenta più , è per questo che la colpa di chi farà la scelta di annullare la storia a favore dei centri commerciali è ancora più grave . Lo ha detto qualche tempo fa Ferruccio Ferrucci ferito e sanguinante  a Maramaldo , che si apprestava a passarlo a fil di spada ; “vile , tu uccidi un uomo morto”. PS Diciamogli insieme  la verità : “ ignoranti , voi svendete una cosa che non vi appartiene , vorremmo che il fulmine di Bronte vi …….. illuminasse nel vostro buio cammino “. Eros De Finis".

da Eros De Finis

 

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    Ma non serve chiudere la stalla quando il bove è fuggito.