Dal Mondo: Devastato e profanato il cimitero cattolico italiano a Tripoli |
|
|
|
Domenica 01 Novembre 2015 16:25 |
L'Associazione Italiana Rimpatriati dalla Libia (Airl) ha reso noto che il cimitero cattolico italiano 'Hammangi' di Tripoli è stato nuovamente devastato e profanato. Ed ha inviato all'Ansa le foto che testimoniano lo sfregio. "Sono immagini che si commentano da sole per la loro inciviltà e che completano il quadro tragico della situazione in Libia", afferma la presidente dell'Airl Giovanna Ortu. La notizia fa seguito alla dura presa di posizione del governo libico, espressione dell'unico
Parlamento del Paese riconosciuto dalla Comunità internazionale, che attacca l'Italia, accusata di aver violato le acque territoriali: "tre navi da guerra italiane sono arrivate nei pressi delle coste di Bengasi, a Daryana", circa 55 km a est della città, e poi si sono spostate verso Derna. E avverte che "non esiterà a ricorrere a tutti i mezzi che gli consentano di proteggere le sue frontiere e la sua sovranità territoriale". Roma nega, ma la tensione sale alle stelle anche a Tripoli, dopo l'ennesima profanazione del cimitero cattolico italiano, condannata come "vile e barbara" dalla Farnesina, dese del Ministero degli Esteri. La replica del ministero della Difesa è altrettanto netta: "La notizia è falsa". "Tutte le navi militari italiane presenti nel Mediterraneo operano in acque internazionali rispettando i limiti stabiliti dai trattati". Simili esasperazioni non promettono nulla di buono, a conferma delle preoccupazioni che la situazione nel nord-Africa genera in tutta la comunità internazionale. |