Con una semplice ma significativa cerimonia, anche Rieti ha celebrato il Giorno della memoria, organizzato nell'area aeroportuale del NUBICH, voluto del Comune di Rieti, dal comando del Presidio Militare, con la partecipazione dell'Istituto scolastico comprensivo Giovanni Pascoli di Rieti, presenti autorità civili e militari, in un "angolo" significativo dello spazio militare dove insiste, tra l'altro, materiale rotabile datato e presso il quale un gruppo teatrale ha recitato e cantato canti ebraici e poesie sui lager nazisti. Il
Nazismo è stato il peggior regime che abbia mai deturpato la faccia della terra. L’Olocausto fu un omicidio pianificato di massa di un popolo; una catastrofe senza precedenti nella storia della civiltà umana. Bramosie di dittatori senza scrupoli scatenarono il secondo conflitto mondiale dando la possibilità alla realizzazione che quella tragedia di massa si verificasse; uno sciagurato evento che potrebbe ripresentarsi ancora. Per questo è necessario ricordare, meditare, e vigilare affinché non accada più. Lo storico Yeuda Bauer (Nato a Praga nel 1926), professore di studi sull’Olocausto alla Hebrew University di Gerusalemme, in un discorso fatto, nel 1998, davanti al Parlamento Tedesco sul tema dell’Olocausto, tra l'altro disse: «...Non era mai accaduto in precedenza che chi, per il semplice fatto che uno fosse nato in una famiglia ebraica, doveva essere ucciso, sterminato, e che, chiunque fosse di discendenza ebraica, nato in territorio germanico, o in un territorio dove la Germania nazista esercitasse una certa influenza, diretta o indiretta, in ogni parte del mondo, doveva essere catturato ed ucciso...». E disse ancora: «… Per ricordare l’Olocausto occorre, prima di tutto, insegnare a studiare l’Olocausto stesso e tutto ciò che è accaduto durante la seconda guerra mondiale e dopo, e che ha generato razzismo, antisemitismo e xenofobia: è questa la nostra responsabilità futura, che dobbiamo assumerci, insieme, ebrei e tedeschi, contando gli uni sugli altri. Non si può assolvere il compito di ricordare senza di noi, e dobbiamo essere certi che qui , dove cominciò la tragedia, possa sorgere sulle rovine del passato una civiltà nuova, umana, migliore. Entrambi condividiamo una responsabilità molto particolare nei confronti dell’umanità intera...» Il Professor Bauer concluse il suo dire dicendo che occorreva, forse, aggiungere ai Dieci Comandamenti questi altri Tre: 1) «(…) Tu, i tuoi figli e i figli dei tuoi figli non diventerete mai carnefici»; 2) «(...) Tu, i tuoi figli e i figli dei tuoi figli e i figli dei tuoi figli non permetterete mai e poi mai a voi stessi di diventare vittime»; 3) «(...) Tu, i tuoi figli e i figli dei tuoi figli non sarete mai, e poi mai, osservatori passivi di un omicidio di massa, di un genocidio, o (possa ripetersi mai più) un orrore come l’Olocausto (...)». Una cerimonia semplice ma molto significativa per ricordare l'immane tragedia della Shooa. Abbiamo scattato alcune immagini alle quali della cerimonia alle quale ne aggiungiamo qualche altra scattata a Mauthausen dal sottoscritto nel 2002. Antonio Cipolloni.
da ANPC Nazionale |