Alcuni aspetti delle tragedie delle guerre vengono rimossi e cadono nell’oblio, forse perché rappresentano sofferenze e dolori non epici, dimenticati perché non nobilitati dal crepitare della fuciliera e della mitraglia, dal rombo del cannone, dall’odore delle polveri e della retorica dell’eroismo, ma solo luogo di segregazione, spesso anche di sofferenza e di dolore profondi, quali i campi di prigionia, di internamento, di accoglienza per i profughi. Uno di questi luoghi in condizione di degrado, per il lungo abbandono, si trova ad Alatri in provincia
di Frosinone in località “Le Fraschette”. Si tratta di un campo iniziato a costruire nel 1941, che avrebbe dovuto ospitare prigionieri di guerra, di quella avventura in cui l’Italia si era superficialmente gettata nella convinzione che bisognava solo fare presto, senza pensare o soffermarsi in valutazioni di varia natura, in primo luogo militari, per la “fregola” di non perdere l’occasione di trarre profitto nel miraggio di un imminente tavolo della pace che avrebbe fatto seguito alle conquiste lampo del potente alleato tedesco, vittorioso a prescindere, al “modico”, per regime di allora, prezzo di poche migliaia di caduti italiani. Quando il campo fu in grado di funzionare, l’1 ottobre 1942, i gloriosi miraggi si erano da tempo dissolti, quindi la struttura venne utilizzata come campo di internamento per civili della comunità con cui l’Italia del tempo era in guerra, inizialmente “ospitando” 780 internati anglo maltesi, ai quali si aggiunsero prima della fine dell’anno 2300 internati provenienti dall’isola di Meleda in Dalmazia. Nel corso del 1943 le 170 baracche giunsero ad ospitare, in condizioni precarie, fino a 5500 internati. L’inaugurazione del monumento agli internati. Alla cerimonia dell’inaugurazione del Monumento a ricordo degli internati del Campo erano presenti le Autorità civili, militari e religiose della città di Alatri, oltre al Presidente della Provincia di Frosinone avv. Antonio Pompeo e a rappresentanti di Comuni vicini. L’Associazione Nazionale Partigiani Cristiani era rappresentata dalla vice Presidente Nazionale dott.ssa Maria Cristina Olini e dal consigliere dott. Giorgio Prinzi. Tra gli altri erano presenti il sindaco di Alatri, ing. Giuseppe Morini, con il vice sindaco Di Fabio, l’assessore Belli, i consiglieri delegati Fantini e Maggi, i consiglieri Scaccia, Rossi e Arcese, oltre al presidente del Consiglio comunale Lisi. Inoltre sono intervenuti l’on.le Luca Frusone e il rappresentante dell’assessore regionale Buschini. Per le forze dell’ordine erano presenti il Comandante della Compagnia di Alatri Antonio Contente e della Stazione il Luogotenente Di Iorio. Era presente anche il vice Comandante dell’Aeroporto Militare di Frosinone Ten. Col. Marco Marini. Molte le Associazioni combattentistiche e d’Arma che hanno partecipato; esse hanno condiviso con l’Ass. Naz. Partigiani Cristiani l’impegno per la valorizzazione dell’area dell’ex Campo; in particolare erano presenti i Carabinieri in congedo, i Bersaglieri, la Guardia di Finanza, la Protezione Civile e la Sezione Aeronautica di Frosinone. C’era anche una delegazione dell’Associazione dei Profughi Istriano–Dalmati guidata dal Presidente Ballarini, per l’ANFIM – Ass.ne famiglie martiri caduti alle Fosse Ardeatine il segretario nazionale Aladino Lombardi e per l’Archeoclub di Alatri il Presidente Rossi e il dirigente Culicelli. Ha presenziato alla cerimonia il vescovo diocesano mons. Loppa con padre Ercole Dell’Uomo e padre Umberto Fanfarillo che ha benedetto il Monumento. Sia mons. Loppa che padre Fanfarillo hanno rivolto brevi parole agli intervenuti. Sul monumento è stata apposta la seguente dedica: “Questa opera dell’ architetto Nicolò Troianiello è dedicata: alle popolazioni strappate alle loro terre durante la II Guerra Mondiale e internate nel Campo di concentramento “Le Fraschette”; al Vescovo di Alatri, Monsignor Edoardo Facchini, e a quelli di Trieste e Gorizia; ai Cappellani, alle Suore, alle Forze dell’Ordine, agli abitanti di queste contrade e a quanti si prodigarono per alleviare sofferenze e disperazione; ai profughi e ai rifugiati fino agli anni Settanta nel Centro di raccolta “Le Fraschette”. Il mio auspicio è che simili sofferenze non abbiano mai più a ripetersi” - Alatri 2 aprile 2016. Erano presenti inoltre rappresentanze delle Suore Adoratrice del Sangue di Cristo e delle “Giuseppine di Chambery” e dei Cappellani che curarono l’assistenza religiosa e sociale nel Campo. Per la BANCA POPOLARE del FRUSINATE, che ha finanziato interamente il monumento, è intervenuto il Presidente dott. Domenico Polselli con altri componenti del Consiglio di Amministrazione e il Presidente della Commissione marketing dott. Luigi Conti. Significative le presenze del prof. Costantino Jadecola, scrittore e storico cui si devono numerose pubblicazioni sulla seconda guerra mondiale in provincia di Frosinone e dell’artista Luigi Centra, autore di uno dei primi volumi sulle vicende del Campo “Le Fraschette”. Numerose le rappresentanze degli studenti e degli insegnanti degli Istituti scolastici cittadini tra cui quelli del Liceo Scientifico, dell’Istituto Pertini e degli Istituti Comprensivi con i Dirigenti scolastici prof.ssa Greco e prof. Giacomini e la prof.ssa Maria Scerrato. Erano presenti anche il prof. Primo Pica e prof. Armando Frusone, già Dirigenti scolastici. Gli interventi. Hanno aperto significativamente alcuni studenti del Liceo Scientifico di Alatri, Georgiana Oneata, Filippo Ascani, Riccardo Pica, Francesca Fanella e Alessandro Ierussi, che hanno letto testi di Ada Merini, Melania Mazzucco e Salvatore Di Maio. Sono quindi intervenuti il presidente della BANCA POPOLARE del FRUSINATE, dott. Domenico Polselli il quale ha preannunciato il Bando di un concorso sulle vicende del campo le "Fraschette" riservato a tutte le scuole della provincia; è seguito il sindaco di Alatri ing. Morini che ha assicurato che l'amministrazione comunale continuerà nell'impegno per il recupero e la valorizzazione dell'ex campo. Il presidente della Provincia Avv. Antonio Pompeo che ha messo in rilievo il valore della memoria del campo stesso. Dopo la benedizione del monumento impartita da padre Umberto Fanfarillo, il vescovo diocesano Mons. Loppa ha auspicato che nell'avvenire non si ripetano più episodi di dolore e sofferenza come quelli vissuti dagli internati. Ha concluso gli interventi il presidente Provinciale di Frosinone dell’ANPC Carlo Costantini, coadiuvato dalla prof.ssa Roberta Fania. Ha coordinato i lavori la dott.ssa Rita Padovano presidente dell’Associazione Progetto Arche’s. Una Mostra documentaria sulle vicende del Campo è stata allestita dall’ A.N.P.C. di Frosinone. Ha prestato servizio la Banda musicale “Città di Alatri”. Al termine il Comitato di zona ha offerto un rinfresco ai convenuti.
da ANPC Nazionale |