Marche: Sistema informativo sulla cura e protezione dei bambini |
|
|
|
Martedì 21 Settembre 2010 00:00 |
La Regione Marche aderirà al progetto sperimentale volto alla creazione e implementazione di un sistema informativo sulla cura e protezione dei bambini e delle loro famiglie (S.In.Ba). Il progetto nasce da un protocollo d’intesa sottoscritto dal Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali e dalla Regione Campania che ne è l’ente coordinatore. La necessità di creare tale sistema nasce dal fatto che in Italia, a fronte di una moltitudine di enti e organizzazioni che programmano ed erogano servizi sociali a favore dei bambini e delle famiglie, non esiste ancora né un modello organizzativo né un sistema informativo capace di rendere operativo quanto indicato
dal Libro bianco sul futuro del modello sociale. “Il nostro interesse - spiega l’assessore regionale ai Servizi sociali, Luca Marconi – è determinato anche dal fatto che fra le priorità di questo Governo regionale c’è proprio l’aiuto alla maternità per favorire la nascita e la crescita di bambini nella nostra regione, considerato il pesante deficit demografico che registriamo da troppi anni”. Il progetto, a cui hanno aderito altre 11 Regioni, concorrerà alla costituzione del Sistema informativo sui servizi sociali e supporterà le politiche a tutela dei diritti dell’infanzia, come dettato dalla Convenzione internazionale sui diritti dei bambini del 1989. “Ad oggi – dice Marconi – la Regione Marche, attraverso l’Osservatorio regionale per le politiche sociali, ha sviluppato e sperimentato l’attivazione di una banca dati per i minori fuori dalla famiglia d’origine e ha avviato con la Procura della Repubblica presso il Tribunale per i minorenni di Ancona una collaborazione finalizzata a produrre informazioni a partire dalla banca dati. Ora, poiché tale banca dati contiene una parte consistente del patrimonio informativo previsto dal S.In.Ba, è opportuno considerarla una fonte privilegiata attraverso cui produrre un contenuto informativo minimo per il sistema stesso e che costituirà pertanto il debito informativo regionale verso il livello nazionale”. |