Manifestazioni per il 2 giugno 2016 dell'ANPC di Piacenza. Pubblichiamo un primo resoconto, tratto dagli odierni articoli del quotidiano locale Libertà, delle manifestazioni tenutesi a cura della nostra sezione in occasione del 70° anniversario della Repubblica. 1) Cerimonia intitolazione piazzetta ai fratelli, sen. Sergio e avv. Gianni, Cuminetti. 2) Presentazione del libro: “Cattolici piacentini al servizio della Repubblica”. 3) Posa della targa dedicata agli 11 onorevoli e senatori piacentini della Democrazia Cristiana. 1) Affissione in Tribunale della Targa a ricordo degli
avvocati partigiani piacentini, in attesa di cerimonia ufficiale. 2 GIUGNO 2016 LE CELEBRAZIONI A.N.P.C. della sezione di Piacenza 1) Cerimonia intitolazione piazzetta ai fratelli, sen. Sergio e avv. Gianni, Cuminetti. Per Sergio e Gianni Cuminetti l’abbraccio grande una “piazza”. Politica e solidarietà in prima linea, l’intitolazione per i due fratelli «ONESTI E GENEROSI» Unanime il giudizio per i fratelli Cuminetti, onorati per il contributo allo sviluppo di Piacenza. Sergio, il parlamentare, e Gianni, fondatore dell’Unicef a Piacenza. Li si ricorda così, solitamente, i fratelli Cuminetti a cui, nel giorno del 70esimo anniversario della Repubblica, è stata intitolata un’area compresa fra via Colla e via Coperchini. Ma Sergio e Gianni hanno lasciato molto di più nel cuore di tantissimi piacentini. Lo si capiva ieri dalla massiccia presenza alla cerimonia di intitolazione. Lo si capiva dalle parole accorate del parroco don Pietro Casella, in quelle di Mario Spezia presidente dell’Associazione Partigiani Cristiani di Piacenza, che ha promosso la richiesta di intitolazione al Comune, e in quelle della famiglia Cuminetti. «Erano due brave persone, molto generose, sempre attente a tenere unita la famiglia - hanno detto le sorelle Damaris e Albarosa - erano onesti, tutto quello che facevano lo facevano con il cuore, erano contraddistinti dalla forte disponibilità verso gli altri, siamo felicissime, oggi, di vedere che la città ha deciso di rendere loro onore». Oltre alle sorelle erano presenti anche i figli Cristina, Marco e Paola e Andrea, Giorgia e Paolo, i nipoti ed Anna Tanzi vedova di Sergio. «Era una persona buona e sensibile, con un grande spirito libertario - ha detto Cristina, primogenita di Sergio- come padre è stato forse molto severo e geloso, l’ho amato per questo, ma da primogenita ho anche sofferto». «Mio padre mi ha lasciato insegnamenti che continuano a produrre frutti giorno dopo giorno - ha detto Paolo, primogenito di Gianni - molte cose non le capivo all’inizio, adesso invece è diverso, il suo è stato un messaggio forte che perdura nel tempo». A scoprire la targa sono stati Spezia e il sindaco Paolo Dosi. Per ricordarli, poche parole, chiare e semplici: “Con il loro impegno politico e sociale hanno contribuito allo sviluppo della città". «Si tratta di un’occasione bella, importante e seria - ha detto Spezia - ricordiamo Sergio e Gianni Cuminetti proprio nella zona in cui è iniziata l’importante attività imprenditoriale di Sergio e ricordiamo Gianni come una persona di grande impegno sociale per la nostra città». «Gianni, grazie al suo impegno con Unicef ha portato Piacenza ad un’attenzione di livello nazionale - ha detto Dosi - Sergio è l’esempio di quella politica che facciamo fatica ad interpretare e riconoscere oggi, una politica che mette in campo la solidarietà di fronte alle difficoltà della società. Con questa cerimonia vogliamo far crescere Piacenza in un’ottica più solidale e più attenta ai bisogni degli altri». La benedizione è stata data dall’incaricato del Vescovo, mons. Pietro Casella: «Non sono solito dare benedizioni senza uno scopo chiaro e preciso, ma qua ce l’abbiamo. E’ uno scopo chiarissimo perché ricordiamo quegli uomini che hanno fatto rinascere l’Italia, uomini che con il loro contributo hanno fatto nascere la Repubblica, uomini che hanno tenuto lontana la dittatura e hanno portato in alto la politica». Tra i presenti autorità civili, militari, religiose e rappresentanti della Pubblica Assistenza Croce Bianca, dell’Unicef, dei Partigiani Cristiani e degli Scout. 2) Presentazione del libro: “Cattolici piacentini al servizio della Repubblica”. Quei parlamentari della Dc artefici del bene comune. Il libro di Fausto Fiorentini mette in fila gli 11 onorevoli e senatori piacentini. «Siamo stati capaci di far prevalere il bene comune al di là delle differenti visioni politiche». Queste sono parole dell’on. Giancarlo Bianchini, l’unico degli 11 parlamentari piacentini della Democrazia Cristiana ancora in vita a cui ieri è stata intitolata una targa commemorativa in via don Carozza negli uffici al civico 30/A anche sede locale dell’Associazione Partigiani Cristiani. Oltre a Bianchini, ecco gli altri “cavalieri” della Repubblica: Giuseppe Berti, Carlo Ceruti, Alfredo Conti, Sergio Cuminetti, Francesco Marenghi, Vittorio Minoja, Antonio Molinaroli, Giovanni Pallastrelli, Giovanni Spezia e Alberto Spigaroli. «E’ importante fare memoria di un partito come la Democrazia Cristiana che ha contribuito alla ricostruzione, non solo economica, ma anche culturale di questo Paese - ha detto Bianchini - quando sono entrato in politica l’ho fatto perché sentivo l’interesse e la vocazione, ma allora era quasi un passaggio automatico dopo essere stato nei giovani dell’Azione Cattolica». Bianchini è stato capogruppo alla Camera dei Deputati, della Commissione industria, commercio, artigianato e turismo: «C’erano tanti interessi in ballo, ma ricordo bene che siamo riusciti a fare diverse leggi grazie all’appoggio del Partito Comunista che era all’opposizione. Bastava guardare negli occhi il capogruppo del Partito Comunista e votare per il bene comune, allora c’era un senso diffuso del bene comune e questo ci faceva onore, oggi sarebbe inimmaginabile per colpa delle inimicizie e della cattiveria tra chi ha visioni politiche differenti». L’intitolazione della targa, voluta dall’Associazione Partigiani Cristiani di Piacenza e dal suo presidente Mario Spezia, è stata accompagnata dalla presentazione del libro “Cattolici piacentini al servizio della Repubblica” curato da Ersilio Fausto Fiorentini, con la presentazione del vescovo Gianni Ambrosio e dello stesso Spezia. Nel libro sono contenute le schede degli 11 parlamentari piacentini della Democrazia Cristiana oltre ad una breve cornice storica per inquadrare Piacenza in quegli anni. «Sono fiero di questo libro perché i partiti piacentini hanno mandato al macero tutti i loro archivi e non abbiamo una memoria archivistica del nostro passato - ha detto Fiorentini – da parte mia, devo dire di aver scritto questo libro con il piede sul freno, perché non si trattava di fare un lavoro di parte, ma di dare spazio a documenti e testimonianze». Fiorentini facendo sue le parole del presidente del la Repubblica Sergio Mattarella, ha detto: «Questo 2 giugno non è una data da commemorare, ma da capire e noi, con questo libro, abbiamo dato un piccolo contributo alla conoscenza del passato ». Una “pecca” è la mancanza di figure femminili: «Non a caso all’inizio del volume ho voluto ricordare le donne che in ogni momento hanno svolto un ruolo importante spesso accontentandosi di stare dietro le quinte». Mario Spezia ha ricordato: «Abbiamo scelto questo luogo non a caso, è qui che Sergio Cuminetti aveva dato avvio alla sua azienda ed è qui che, anni dopo, ha trovato casa l’Associazione Partigiani Cristiani di Piacenza ed ha trovato sede un gruppo di cooperative che sta portando lavoro e speranza proprio come faceva Sergio Cuminetti». 3) Posa della targa dedicata agli 11 onorevoli e senatori piacentini della Democrazia. Cristiana Mario Spezia, presidente provinciale A.N.P.C. scopre la targa, posata all’ingresso degli uffici A.N.P.C. in via don Carozza, 30/A a Piacenza, dedicata agli 11 parlamentari piacentini della Democrazia Cristiana. 4) Affissione Targa a ricordo degli avvocati partigiani piacentini in Tribunale in attesa di cerimonia ufficiale. Avvocati partigiani, il ricordo. Targa in tribunale a Piacenza per 18 legali che lottarono per la libertà. «Chi sale queste scale chiedendo giustizia rallenti il passo e rivolga un grato pensiero agli avvocati partigiani piacentini che combatterono alcuni anche al prezzo del supremo sacrificio per restituire all’Italia Libertà e Giustizia». E’ la frase impressa sulla targa commemorativa affissa dall’altro pomeriggio nell’atrio di Palazzo Landi, sede del Tribunale che verrà inaugurata ufficialmente mercoledì 8 giugno alle ore 12 alla presenza delle autorità. La targa, nel 70° anniversario della Repubblica Italiana, ricorda gli avvocati partigiani piacentini che hanno dato un contributo significativo alla Resistenza: Giuseppe Arata, Antonio Bellotti, Wladimiro Bersani, Vincenzo Cairo, Raffaele Cantù, Carlo Cerri, Fausto Cossu, Francesco Daveri, Carlo Felice Dodici, Luigi Donati, Alessandro Generali, Gaetano Grandi, Ettore Granelli, Metrodoro Lanza, Lodovico Martini, Vittorio Minoja, Giuseppe Panni e Felice Trabacchi. L’idea della commemorazione è venuta all’avvocato Umberto Fantigrossi che lo scorso 12 aprile, in un fondo sulla prima pagina di “Libertà” ha ricordato la figura di uno dei legali eroi della Resistenza: Francesco Daveri. «Mi chiedo se non sarebbe giusto - concludeva il suo intervento Fantigrossi - che anche nel nostro Tribunale sia posta una lapide che allo stesso modo mantenga vivo il ricordo di questi avvocati che, posti di fronte al bivio della loro vita, senza esitazioni scelsero di stare dalla parte giusta». L’invito è stato raccolto dai presidenti delle sezioni locali Anpc e Anpi: Mario Spezia e Stefano Pronti che, sentito il presidente del Tribunale Italo Ghitti e la presidente dell’ordine degli avvocati Graziella Mingardi, hanno coinvolto il prefetto Anna Palombi ed il sindaco Paolo Dosi. Ottenute le necessarie autorizzazioni, la targa commemorativa è stata collocata in attesa dell’inaugurazione.
da ANPC Nazionale |