Dall’Italia: Secondo la CGIL crolla la fiducia di famiglie e imprese |
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Domenica 18 Settembre 2016 16:22 |
Le famiglie che prevedono un miglioramento della situazione economica dell’Italia nei prossimi 12 mesi scendono di 20 punti percentuali rispetto a gennaio e passano dal 46% al 26%. Salgono, invece, quante temono un peggioramento: 33% ad agosto rispetto al 21% di gennaio. È quanto emerge dalla ricerca “Percezione economica delle famiglie e delle imprese”, realizzata per CGIL dalla Fondazione
Di Vittorio e dall’Istituto Tecnè. Per la prima volta negli ultimi 12 mesi i pessimisti superano gli ottimisti. Per il segretario generale della CGIL Susanna Camusso, “i dati della ricerca non stupiscono, vista la situazione dell’occupazione, in particolare dei giovani, il numero altissimo di persone in povertà assoluta o che rinuncia a curarsi per mancanza di mezzi, la stagnazione della produzione e dei consumi, il costante calo del potere d’acquisto dei lavoratori e dei pensionati. In un Paese con queste difficoltà e in cui crescono le diseguaglianze è difficile essere ottimisti, in particolare se questa situazione si protrae da troppo tempo, senza che vi siano segnali di una capacità di intervento”. “Sono tutte condizioni – conclude il leader della CGIL – che verifichiamo quotidianamente nel rapporto con le persone e che identificano la differenza tra propaganda e realtà della condizione degli italiani. Per questo è urgente un cambiamento di fondo nelle politiche economiche e sociali, con interventi strutturali e non una tantum. Occorrono investimenti, a partire da quelli pubblici, per rilanciare nell’immediato e in prospettiva lo sviluppo. Occorre puntare sull’elemento di fondo dell’occupazione nella futura manovra economica, come la Cgil indica con le proposte avanzate con il suo Piano del lavoro”. |