Ostra Vetere: Per Bello il quesito del governo Renzi è un imbroglio e perciò vota NO |
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Martedì 27 Settembre 2016 19:14 |
Quesito del 2006 durante il governo centrodestra (prima immagine) e il quesito del governo Renzi (seconda immagine). È un imbroglio e in democrazia questo è inaccettabile! #IoVotoNO. Massimo Bello Il commento è di Pasquale Echer: "I motivi per votare NO sono infiniti. Ma senza entrare nel dettaglio della riforma (in realtà si tratta di un'altra Costituzione) bisogna partire dal testo del quesito che verrà sottoposto agli elettori e che è stato scelto proprio per scoraggiare i NO. Infatti come si desume dal testo del quesito che riprende il titolo della legge si tratta di aspetti diversi e non omogenei. Questo va a ledere la libertà di voto degli elettori (art. 48 Cost.) e viola contemporaneamente la proclamazione della sovranità popolare «nelle forme e nei limiti della Costituzione» (art. 1 comma 2 Cost.), in
quanto, trattandosi di una legge dal contenuto disomogeneo, l’elettore può esprimere, sull’intero testo, solo un sì o solo un no mentre le scelte da compiere sono almeno due: la modifica dell’attuale forma di governo (e cioè il rafforzamento del Governo a spese del Parlamento) e la modifica della forma di Stato (essendo rafforzata la posizione dello Stato centrale nei confronti delle Regioni). Per non parlare poi di quanto previsto dalla Legge 25 maggio 1970, n. 352. Norme sui referendum previsti dalla Costituzione e sulla iniziativa legislativa del popolo, che all'art. 16 per i referendum previsti dall'art. 138 della Costituzione disciplina il testo del quesito referendario. La formulazione corretta è quella indicata sulla scheda del 2006 e non quella attuale. Inoltre molti costituzionalisti sostengono che andrebbe anche indicato per esteso il testo degli articoli modificati. Se così fosse la scheda sarebbe un lenzuolo ma almeno gli elettori si renderebbero conto del pasticcio della riforma, soprattutto del nuovo articolo 70, quello che riguarda il processo di formazione delle leggi, e delle bugie che vengono dette a suo sostegno."
da Massimo Bello
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