Sabato 19 novembre 2016 a Ferentino il Comitato onoranze Don Giuseppe Morosini, presieduto da Primo Polletta, ha conferito il premio a varie personalità del mondo della cultura tra cui il nostro Presidente Nazionale on. Giovanni Bianchi. (Leggi il Comunicato Stampa: comunicato-stampa). Dopo la deposizione di una corona al Monumento di Don Morosini, alle 10, nella sala del Liceo Martino
Filetico, ha avuto inizio la manifestazione. Aladino Lombardi, Consigliere Nazionale ANPC, ha portato i saluti ed i ringraziamenti dell'ANPC: “Ho l'onorato compito di portare i saluti dell'Associazione Nazionale Partigiani Cristiani a tutti i presenti e un ringraziamento per aver giustamente prescelto tra i premiati il nostro meritevole Presidente On. Giovanni Bianchi. Un premio in onore di Don Morosini, un sacerdote partigiano che il 3 aprile 1944 veniva barbaramente fucilato a forte Bravetta a Roma. Aveva 32 anni, nativo di Ferentino. Condannato perché aveva scelto la strada della difesa dei valori della libertà, contro ogni forma di tirannia e di oppressione. Questo era il suo dovere di prete e di italiano. La storia molte cose non le ha raccontate, forse per mancanza di approfondimenti, ma è un dovere ricordare che alla resistenza hanno partecipato in forma effettiva, ben oltre 160 mila partigiani di ispirazione cattolica. Una resistenza quindi nella quale, accanto a combattenti dell’idea comunista, socialista, repubblicana e liberale, c’erano anche uomini di ispirazione cristiana, oltre alla numerosa schiera di vescovi, sacerdoti, parroci e suore che, mettendo a rischio la propria vita hanno fornito una collaborazione coraggiosa, preziosa e talvolta temeraria, intesa come servizio alla comunità. In questo contesto dobbiamo collocare l'operato e il sacrificio di don Morosini. Con la forza della sua fede e le sue indiscusse doti di lealtà, di generosità e di entusiasmo, fu veramente un ribelle per amore. Con coraggio affrontò la dura prigionia dei nazisti, continuando il suo apostolato tra i carcerati, resistette ai lunghi interrogatori senza rivelare segreti della resistenza. Fino all'incontro con la morte, affrontato serenamente. Giustamente fu definito uno dei più fulgidi martiri del secondo risorgimento. Questa stessa cerimonia che assegna a benemerite personalità il premio della cultura, affonda le sue radici sui valori professati coraggiosamente da Don Morosini e per i quali sacrificò la sua giovane esistenza. Valori come la libertà, la pace, la sicurezza, la democrazia, lo stato di diritto, la dignità della persona, la solidarietà devono costituire per tutti, nessuno escluso, un riferimento costante per l’ulteriore corso della nostra storia e per la pacifica convivenza tra gli uomini e i popoli. Vivere senza odio nell’amore, con quella forza morale che ha contraddistinto nella lotta di liberazione i partigiani cristiani, nel dichiararsi “ ribelli per amore”. La storia della loro partecipazione e azione ci offre ogni giorno delle scoperte. Il primo dovere della nostra associazione è tenere sempre viva la memoria storica di quei tempi e trasmetterla ai giovani perché si rendano conto di quanto sia stato duro e difficile il passato. Ancora molto deve essere trovato negli archivi scritti e audiovisivi. Ed è questo che sta facendo oggi l’ANPC con la collaborazione dell’Istituto Sturzo. E' un progetto volto alla gestione, alla conservazione, alla valorizzazione della memoria ed alla divulgazione degli eventi con una particolare attenzione al contributo della componente del movimento resistenziale mosso da una coscienza e da ideali cristianamente ispirati. Caratteristica innovativa del progetto è la creazione di un impianto multimediale, aperto e aggiornabile nel tempo, capace di assolvere alla funzione di archivio, di elaborazione di studi e di comunicazioni, proponendo in rete fonti bibliografiche e testi, documenti di archivio, dibattiti ed audiovisivi legati alle vicende della lotta di liberazione. Già dai primi di dicembre potrà essere visitato collegandovi al nostro sito anpcnazionale.com ed entrare nel progetto Resistenza 70. E’ ora che sia dato ad ognuno ciò che gli è dovuto. Il nostro tempo, il mondo in cui viviamo, è lontano dagli anni quaranta, ma i pericolo, le domande, le speranze e le angosce restano ancora ad intimarci ed obbligarci ad essere sempre attenti e vigili. Si respira una brutta aria in Europa e non solo nel nostro continente. Le minacce a ciò che si è costruito con la Resistenza sono reali e diffusi. I giovani fanno fatica a trovare ideali forti e condivisi. E sicuramente è da loro che bisogna cominciare. La Resistenza fu alimentata dai giovani e dalle donne. I giovani e giovanissimi furono i protagonisti del Risorgimento, così come nella Resistenza, che non a caso fu definita il secondo Risorgimento”. Particolarmente commuoventi gli episodi ricordati da Aladino Lombardi su Don Morosini: uno ricordava come Don Morosini durante il bombardamento di San Lorenzo del 19 Luglio 1943,salvò, protesse e sfamò tantissimi orfani presso il Collegio Leoniano; l’altro a proposito della poetica “ninna nanna” scritta per il bambino che sarebbe nato di lì a poco del suo compagno di cella, tuttora presente su una parte al Museo di Via Tasso a Roma. Il Presidente Bianchi, felicissimo dell’egregia iniziativa ed onorato per l’importante riconoscimento ricevuto, ringrazia ancora tutti gli organizzatori. E tutti noi ci uniamo alle congratulazioni per questo premio.
da ANPC Nazionale |