Da oggi si possono regolarizzare le badanti |
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Martedì 01 Settembre 2009 19:23 |
Anche da noi è un dato di fatto. La vita media si è allungata di molto e gli anziani crescono di numero e di anni. Ma non sempre una vita più lunga è anche una vita più sana, e così sono molti gli anziani che non possono più provvedere a sè stessi. Per questo motivo sta crescendo notevolmente il fenomeno del ricorso alle "badanti", che sempre più numerose provengono da
paesi extracomunitari per assistere i nostri anziani. Ma non tutte sono regolari. Alcune, anzi molte, non hanno il permesso di soggiorno e nemmeno il loro lavoro viene remunerato a termini di legge. E questo non è giusto: assolvono a un compito che i nostri connazionali non vogliono sobbarcarsi e, spesso approfittandoci delle loro condizioni di immigrate, non le teniamo nemmeno in regola. Ora, con un provvedimento governativo che punta alla emersione del lavoro irregolare di colf e badanti extracomunitari privi del titolo di soggiorno, si tenta di sanare la situazione. E' stato infatti firmato di recente il protocollo d'intesa per l'assistenza e la collaborazione con i Comun: il Ministro dell'Interno Roberto Maroni e il Sottosegretario al Lavoro, Salute e Politiche Sociali Eugenia Roccella, insieme al presidente dell'Anci Sergio Chiamparino, hanno firmato un'intesa che riguarda le attività di collaborazione e assistenza da parte dei Comuni, per le dichiarazioni di emersione dal lavoro irregolare di lavoratori extracomunitari. In base al Protocollo d'intesa, i datori di lavoro potranno richiedere assistenza ai Comuni per la compilazione e la spedizione delle dichiarazioni di emersione che interessano i lavoratori extracomunitari addetti all'attività di assistenza alla persona o al lavoro domestico privi del titolo di soggiorno o in possesso di un permesso di soggiorno che non consente lo svolgimento di attività di lavoro subordinato. Come è noto, tale procedura è esclusivamente on-line, gratuita e disponibile dal 1° al 30 settembre sul sito del Ministero dell'Interno. I Comuni, quindi, potranno scaricare i moduli, acquisire notizie sullo stato delle pratiche relative alle procedure di emersione e informare i cittadini ai quali abbiano assicurato l'assistenza. Con la discesa in campo dei servizi comunali, si amplia la platea degli enti, istituzioni, patronati e associazioni che, già dal 2007, sono partner dei ministeri dell'Interno e del Lavoro nell'aiuto ai cittadini che partecipano alle procedure telematiche.
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