Ancona: La proposta di legge sulla fibromialgia dell’onorevole PD Piergiorgio Carrescia |
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Lunedì 19 Giugno 2017 16:32 |
Dolore diffuso perdurante, presenza nel corpo di molti punti dolorabili, affaticamento perdurante, rigidità generalizzata, sonno non ristoratore, mal di testa, vescica iperattiva, dismenorrea, ipersensibilità al freddo, stanchezza alle gambe, intorpidimento e formicolio atipico, scarsa resistenza all’esercizio fisico e sensazione di
debolezza ecc. sono sintomi della fibromialgia, una sindrome che colpisce in Italia quasi 3 milioni di persone, nell’85% dei casi donne in età giovanile. Anche soltanto uno di questi sintomi potrebbe limitare fortemente la persona che ne soffre della capacità di eseguire un’attività nella maniera considerata normale per un essere umano. La sindrome fibromialgica, malattia reumatica riconosciuta dall’Organizzazione Mondiale della Sanità dal 1992, non è però oggi considerata una malattia invalidanti. Sia nella scorsa sia in questa legislatura sono state presentate alcune Proposte di legge, tutte abbastanza simili, ma senza esito. Facendo tesoro delle elaborazioni avviate in diverse regioni e delle esperienza maturate in questi anni nel campo della ricerca ho predisposto una Proposta di legge più ampia e articolata per il riconoscimento come malattie invalidanti della fibromialgia, dell’encefalomielite mialgica benigna (CFS) e della Sensibilità Chimica Multipla (MCS) che sono patologie collegate alla prima, per l’istituzione di un registro nazionale della fibromialgia e per la destinazione di adeguate risorse per la prevenzione, la ricerca e la formazione del personale medico su tali sindromi. In questo contesto ho anche inteso valorizzare il ruolo dell’associazionismo specifico e le attività di volontariato finalizzate a sostenere e aiutare le persone affette da fibromialgia, un associazionismo che è componente essenziale del sistema di tutela e che, ad esempio, è presente anche nella nostra Regione con realtà come la FI.MAR.Onlus – Fibromialgia nelle Marche. L’insieme delle sintomatologie collegate alla fibromialgia, insieme ad una enorme difficoltà diagnostica, ha profonde ripercussioni sulla vita di che ne soffre. Riconoscerla tempestivamente significherebbe ricevere in tempi ragionevoli le cure adeguate ed avere possibilità realistiche di autosufficienza con un logico e conseguente miglioramento della qualità di vita.
da on. PD Piergiorgio Carrescia |