Ostra Vetere: Per la Codias non resta che fermarli prima che sia troppo tardi |
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Lunedì 26 Giugno 2017 17:44 |
Ci scrive Giuseppina Codias consigliere comunale di minoranza del gruppo “Costruire il Futuro”: “E’ di qualche giorno fa la lettera aperta di un nostro compaesano indirizzata ad amministratori, associazioni e a tutti i cittadini di Ostra Vetere con la quale denuncia la lenta ma inesorabile agonia che sta subendo il nostro Paese. Un’agonia per altro iniziata diverso tempo fa, che è perdurata per 20 lunghi anni, che ha avuto un periodo di ripresa negli anni 2004-2012 e che si è fortemente riacutizzata negli ultimi 4 anni. Non ci si può stupire di ciò! Questo d’altronde è il modo di governare un Paese della classe politica che attualmente ci amministra. Oggi, come 20 anni fa. Tre sono gli
obbiettivi che le sinistre amministrazioni portano avanti: 1) annullare, nascondere, coprire tutte le possibili tracce che gli “acerrimi” amministratori precedenti, colpevoli di essere avversari di partito hanno fatto; 2) annichilire il Paese della serie “Non passi lo straniero”; 3) accontentare gli amici degli amici con la politica culinaria che sempre unisce e aggrega. Della dettagliata analisi del nostro concittadino vorrei riprendere una frase che fra le altre ha destato la mia attenzione e suscitato personali riflessioni: “Bisogna fermarli, prima che sopprimano anche il Comune”. Purtroppo il nostro Comune, la sua parte attiva, la sua anima, i suoi dipendenti sono già le prime vittime del declino strutturale del Comune che è già in atto. Entrare in Comune significa respirare un clima di scoraggiamento, delusione e sconforto; vedere persone sbattute a destra e a sinistra senza una guida, senza qualcuno che dia loro delle direttive politiche, con una perdita di tempo e di risorse che non vanno certo verso l’ottimizzazione dei servizi al cittadino. Dirigenti che condizionano le scelte amministrative in assenza di disposizioni concrete e nel totale menefreghismo di coloro che sono stati chiamati a governare il Paese. Amministratori “latitanti”. La loro presenza in Comune è un miraggio e rintracciarli anche solo telefonicamente è un’ardua impresa confortata dalla voce ripetitiva della segreteria telefonica. E vogliamo parlare di quanto avviene all’esterno del palazzo Comunale? Come ho avuto modo di ribadire in sede di Consiglio Comunale in occasione del Rendiconto di Gestione, il centro storico ma il Paese un po' in generale appare come un dormitorio, mancano iniziative volte a rivitalizzare il Paese, assenza di vigilanza, ragazzini che non sanno dove andare a giocare, disorientamento assoluto anche da parte dei turisti. La tanto sbandierata trasparenza, partecipazione ed equità che in campagna elettorale tuonavano come un imperativo assoluto ha lasciato il posto alla disinformazione. Non una risposta scritta ad esplicite richieste, non un documento scritto che attesti la volontà amministrativa, non una partecipazione attiva alla vita del Paese, non un coinvolgimento delle parti interessate alle decisioni più importanti per la vita comunitaria. Vane sono state le tante promesse verbali proferite che tali sono rimaste. Nel concreto, le strade sono sempre più disastrate, il verde pubblico lasciato all’incuria, i parchi sempre più sguarniti di giochi per bambini; la polizia municipale assente, non un progetto per l’incentivazione al turismo, non una iniziativa in favore degli esercizi commerciali attanagliati dalla crisi economica che incombe, non una iniziativa a favore delle famiglie e se ne potrebbero aggiungere altre. Che forse questo modo di fare sia tutto calcolato, studiato a tavolino da abili registi di partito che continuano a lavorare dietro, e dentro le quinte del palazzo Comunale? Che sia il “quarto potere” che opera su obbiettivi a noi sconosciuti per l’annientamento totale di Ostra Vetere? Non ci resta che fermarli prima che sia troppo tardi unendoci insieme nella memoria di come era il nostro Paese prima del loro passaggio, per ricostruire quello che di positivo è stato cancellato scongiurando così che Ostra Vetere cittadina diventi Ostra Vetere frazione.
da Giuseppina Codias |