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Home Gazzetta dj Comunicati Senigallia: Da Massimo Bello una lettera aperta al Sindaco di Senigallia Maurizio Mangialardi
Senigallia: Da Massimo Bello una lettera aperta al Sindaco di Senigallia Maurizio Mangialardi PDF Stampa E-mail
Giovedì 24 Agosto 2017 17:14

Senigallia Da Massimo Bello una lettera aperta al Sindaco di Senigallia Maurizio MangialardiAl Sindaco del Comune di Senigallia, Maurizio Mangialardi. Ai Cittadini di Senigallia. Caro Sindaco, ho letto sui giornali la notizia che Lei sia indagato, insieme ad altri, per i fatti dell’alluvione, con accuse pesantissime, serie e gravi, che vanno dall’omicidio colposo plurimo all'inondazione, all'abuso e all'omissione di atti d’ufficio e che, qualora fossero confermate in un giudizio, la esporrebbero ad una pesante condanna. A questo punto, e prima ancora di continuare a scrivere questa mia 'lettera aperta', credo sia d’obbligo una premessa, a mio avviso, importante e necessaria: essere indagato non significa affatto essere colpevole. Tuttavia, una riflessione, a voce alta, è utile, soprattutto perché sto vedendo un silenzio assordante in Città su una tale devastante notizia; forse, per paura di ritorsioni o forse per partigianeria. Non saprei, ma questo 'silenzio assordante' c'è e si percepisce. E’ normale che un Sindaco sia indagato per fatti così gravi e nessuno dica nulla? A Senigallia, da quel che ricordo, una cosa del genere, così grave e seria, non è mi accaduta! Cosa deve fare, allora, un Sindaco indagato di reati così gravi per fatti, che hanno visto la morte di tre nostri concittadini ed ingenti danni a privati ed imprese della città? Far finta di niente, stare attaccato alla poltrona di primo cittadino, cercando di amministrare la Città, oppure dimettersi e difendersi nelle sedi giudiziali opportune a proprie spese, e non con il denaro pubblico, facendo emergere la sua verità, che in questo momento appare diversa da quella della Procura della Repubblica? Ha considerato, tra l’altro, che ogni volta che Lei incontrerà un cittadino di Senigallia, costui potrebbe pensare al fatto che Lei sia indagato per fatti gravi? Ha valutato, inoltre, che un’indagine così pesante possa inficiare sulla sua serenità, anche di amministratore pubblico? In una situazione di questo tipo, potrà essere il Sindaco di tutti, soprattutto di quelli che l’accusano o di chi ha subìto gravi perdite o ingenti danni? Posso comprendere il suo stato d’animo, lo comprendo benissimo, ma un piccolo consiglio mi permetto di darglielo. Consideri la possibilità di dare le dimissioni da Sindaco, posto che tale carica costituisca un servizio che necessita di una serenità totale. Ciò significa un ‘freno’ alla sua carriera politica? Pazienza, magari sarà un ‘fermo temporaneo’, solo per il tempo necessario a dimostrare la propria innocenza, che Le auguro. Questo sarebbe un vero atto d’amore verso la città e di vero servizio verso la comunità; ogni altra decisone apparirà, invece, come un 'attaccamento arrogante' alla poltrona e al potere. La conosco bene, e so bene che Lei avrà quella statura morale per decidere per il bene della nostra Città, anche sacrificando – al momento - se stesso e la sua carriera politica. Un’altra menzione debbo farla in questa situazione, che vede i cittadini senigalliesi silenti spettatori di una vicenda straordinaria per Senigallia Uno sparuto gruppo di cittadini senza paura hanno costituito un comitato, si sono stretti intorno all’avv. Corrado Canafoglia, di cui conosco professionalità ed onestà intellettuale, e piano piano - collaborando con la Magistratura - sono andati contro un ‘potere’ pubblico, che ha gestito la politica senigalliese e che ha prodotto – come conseguenza - il disastro dell’alluvione. Un plauso ed un grazie a questi uomini e queste donne, a queste famiglie senza paura, che hanno lavorato nell’interesse dell’intera Città. Caro Sindaco, prenda esempio da costoro e metta la Città in condizione di riacquistare una serenità ed un’unità, che Senigallia merita, per affrontare le tante problematiche presenti. Noi tutti, infine, Cittadini senigalliesi, dobbiamo ringraziare questo sparuto gruppo di uomini, di donne e di famiglie, che si sono battuti per tutti Noi e, soprattutto, non dobbiamo lasciarli soli in questa battaglia di legalità e di libertà, concetti che non possono essere solo 'decantati' da un palco in un comizio o in un'assemblea elettorale, ma vanno praticati quotidianamente, a prescindere dal credo politico che ognuno di noi possa avere. Un cordiale saluto. Massimo Bello Presidente dell’Associazione “Energie per Senigallia”.

da Massimo Bello

 

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