Ci scrive il capogruppo regionale della Lega Nord Marche Sandro Zaffiri sull'argomento della sanità e degli Ospedali, che è da sempre al centro della più strenua difesa di "montenovonostro". Così scrive il consigliere regionale leghista Sandro Zaffiri: "Il PD voti la nostra mozione per la difesa dell'ospedale di Senigallia". Oggi, il Gruppo Consiliare Lega Nord, con il Capogruppo Regionale Sandro Zaffiri, d’intesa con il Consigliere Comunale di Senigallia, Davide Da Ros, hanno tenuto una Conferenza Stampa per evidenziare il Progetto
dell’Assessore regionale alla Sanità, Luca Ceriscioli, sulla soppressione di diversi reparti dell’Ospedale di Senigallia. L’attuale maggioranza che governa la Regione sta procedendo verso una privatizzazione della sanità marchigiana e la soppressione di molti Ospedali. La Mozione n. 285 (si allega testo) presentata dal Carroccio il 10 Agosto sarà la riprova che il PD procederà nella strada intrapresa della privatizzazione e della soppressione degli Ospedali, come quello di Senigallia. E’ l’occasione per il Partito Democratico di votare la mozione della Lega che impegna la Giunta a cambiare strategia verso un potenziamento dei servizi dell’Ospedale di Senigallia. Gruppo Consiliare Lega Nord - Marche: "Mozione n. 285 presentata in data 10 agosto 2017 a iniziativa del Consigliere Zaffiri: “Riqualificazione dell’Ospedale, dei servizi e delle strutture sanitarie del territorio di Senigallia e dei Comuni della Valle del Misa e del Nevola nell’ambito delle politiche di programmazione sanitaria regionale e della tutela della salute dei cittadini” L’ASSEMBLEA LEGISLATIVA DELLE MARCHE Premesso: che le politiche socio-sanitarie del territorio comprensoriale di Senigallia e della Valle del Misa e Nevola rappresentano un argomento importante di confronto tra forze politiche, istituzionali e sociali; che le decisioni e gli indirizzi organizzativi, come prospettati ed attuati dai vertici dell’ASUR e della Regione Marche, hanno di fatto declassato e ridimensionato l’Ospedale di Senigallia, nonché i servizi e le strutture dell’intero territorio vallivo, e rischiano di mettere ulteriormente in discussione i principi di universalità, equità e solidarietà contenuti nel fondamentale “diritto alla salute” delle comunità locali; che la programmazione sanitaria regionale e gli atti amministrativi di ASUR e Regione rappresentano i principali strumenti di organizzazione e di gestione del “sistema salute” marchigiano; che tali strumenti di programmazione, gestione ed organizzazione non hanno tenuto nella giusta e doverosa considerazione le peculiarità e le esigenze di Senigallia e dei Comuni della Valle del Misa e del Nevola; che la programmazione regionale deve garantire un sistema di servizi sanitari universalistico ed equo, radicato nelle comunità locali e soprattutto rispettoso delle esigenze e della composizione del territorio; Considerato: che la tutela della salute, la salvaguardia, il potenziamento e la riqualificazione dei servizi e delle strutture sanitarie del territorio senigalliese e vallivo rappresentano un obiettivo precipuo dell’azione amministrativa ed istituzionale del governo del territorio; che Senigallia e l’ex Zona Territoriale n. 4 dell’ASUR, nel corso degli ultimi 30 anni, sono state oggetto di una riorganizzazione socio-sanitaria regionale, che ha provocato la chiusura di 4 Ospedali e la rimodulazione delle strutture territoriali, penalizzando fortemente le comunità locali di questo comprensorio vallivo; che questo territorio vallivo non può essere considerato dai vertici regionali della sanità un’area di serie B rispetto ad altre parti della provincia di Ancona e dell’intero territorio regionale, le cui comunità, nel corso del tempo, hanno beneficiato di maggior attenzione in materia di sanità; Tenuto conto: delle preoccupazioni createsi nella popolazione, negli Amministratori dei Comuni di Senigallia e della Valle del Misa e del Nevola, nelle organizzazioni sindacali, negli operatori socio-sanitari, nelle forze politiche e anche nei ‘Comitati’, recentemente costituitisi a Senigallia in difesa dell’Ospedale e dei servizi sanitari territoriali, per effetto delle decisioni attuate dall’ASUR e dalla Regione, ma anche e soprattutto in relazione all’attuale situazione di ridimensionamento e di declassamento di servizi e di strutture sanitarie nel territorio di Senigallia e dei Comuni della Valle del Misa e del Nevola; Preso atto: che l’Ospedale di Senigallia rappresenta per questo territorio vallivo una struttura sanitaria strategica e funzionale per l’intera comunità comprensoriale e che per tale ragione non può essere ulteriormente depotenziato e declassato; che le strutture ed i servizi socio-sanitari, presenti nel territorio comunale ed in quello dei Comuni della Valle del Misa e del Nevola, sono fondamentali per garantire il diritto alla tutela della salute; che l’Ospedale di Senigallia, anche per le peculiarità del territorio comprensoriale, rappresenta un valore aggiunto, della cui integrità e funzionalità le comunità di cittadini non possono farne a meno. Tutto ciò premesso, IMPEGNA la Giunta regionale: a) affinché gli interventi, le azioni e gli atti amministrativi di natura sanitaria tendano a mantenere ovvero a potenziare e riqualificare l’Ospedale, i servizi e le strutture sanitarie di Senigallia e dei Comuni del territorio della Valle del Misa e del Nevola; b) a rivisitare e modificare ogni decisione assunta fino ad oggi, coinvolgendo anche i governi del territorio comprensoriale e la popolazione tutta, costituitasi anche in Comitati; c) a considerare l’istituzione di una ulteriore POTES nel territorio della Valle del Misa e del Nevola, potenziando anche quelle esistenti; d) ad adottare tutti gli atti utili e necessari a realizzare ed a raggiungere gli obiettivi contenuti nei precedenti punti, con il coinvolgimento della competente Commissione consiliare; e) a trasmettere questa Mozione al Presidente della Conferenza dei Sindaci dell’Area Vasta 2, al Direttore dell’Area Vasta 2 Asur, al Direttore Generale ASUR, ai Sindaci di Senigallia e dei Comuni delle Valli del Misa e del Nevola. da Sandro Zaffiri". E noi siamo perfettamente d'accordo conil consigliere regionale Zaffiri a proposito della necessità di difesa deiu servizi sanitari e ospedalieri del territorio, anche in considerazione di ciò che stiamo affermando da trentacinque anni a questa parte, fin dal 1982, quando si paventava la chiusra dell'Ospedale Antonio Canova di Ostra Vetere, poi effettivamente chiuso appena la sinistra amministrazione successiva ha potuto metterci le mani, allo stesso modo in cui oggi sta facendo la stessa cosa all'Ospedale di Senigallia.
da montenovonostro |