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Home Gazzetta dj Comunicati Senigallia: Per Massimo Bello non è stata affatto una “bomba d’acqua”
Senigallia: Per Massimo Bello non è stata affatto una “bomba d’acqua” PDF Stampa E-mail
Martedì 12 Settembre 2017 16:35

Senigallia Per Massimo Bello non è stata affatto una bomba d acqua”SENIGALLIA - MASSIMO BELLO (ENERGIE PER SENIGALLIA): "NON E' STATA AFFATTO UNA 'BOMBA D'ACQUA', MA UN FORTE TEMPORALE E, NONOSTANTE TUTTO, CI TROVIAMO DI FRONTE AI SOLITI EFFETTI E ALLE PUNTUALI CONSEGUENZE DELLA MANCANZA DI ORDINARIA E STRAORDINARIA MANUTENZIONE." In queste ore, la preoccupazione di molti senigalliesi, è ben condivisibile, e ciò non può essere altrimenti. Premesso che i fatti dell'alluvione del 3 maggio 2014 sono oramai 'sotto inchiesta' della Magistratura, la quale ha già notificato ben undici 'avvisi di garanzia' per un 'periodo' che comprende ben due Amministrazioni (quasi vent'anni e due sindaci, oltre ad altri enti e soggetti coinvolti), la questione che adesso è sotto gli occhi di tutti è questa ulteriore e forte 'precipitazione', che sta colpendo Senigallia. Nulla di eccezionale o imprevisto, quindi. Solo un temporale 'importante', ma che fa paura per l'intensità, con la quale la pioggia arriva su di noi. Nulla di eccezionale ma, nonostante tutto, ci troviamo di fronte a strade allagate, sotto passi inagibili, preoccupazioni giustificate. Insomma, ci troviamo di fronte a ciò che succede quando coloro, che dovrebbero essere preposti alla manutenzione ordinaria e straordinaria del territorio, non abbiano approntato alcun 'intervento' preventivo e di sicurezza per evitare ciò che abbiamo visto in queste ore. Nonostante quel tragico '3 maggio 2014', i temporali e le abbondanti piogge abbattute in questi due giorni sopra Senigallia (non affatto eccezionali e nemmeno da definirsi 'bombe d'acqua', come qualcuno ha scritto e detto), ci mettono di fronte a due verità incontrovertibili: 1) gli effetti più o meno 'devastanti' e 'fastidiosi' di queste piogge sono dovuti ancora una volta alla completa inerzia, negligenza ed immobilismo di chi non abbia ancora 'sistemato' nulla rispetto a quel 3 maggio 2014; 2) quell'arroganza, quella supponenza e quel menefreghismo, a cui assistiamo e abbiamo assistito spesso (e soprattutto in questi ultimi tempi), è il risultato di una 'tendenza' a voler minimizzare e normalizzare ogni episodio, evento, situazione: ''tutto cambi perché alla fine rimanga ciò che è sempre stato'. Questa città è diventata prigioniera di se stessa, ma soprattutto di un 'sistema a delta', intriso di 'interessi di diversa natura e provenienza', che puntualmente blocca ogni opportunità di chiarezza e di verità. Oggi, solo per fare un esempio, di fronte non a una 'bomba d'acqua', ma semplicemente ad un 'forte temporale', vi è chi affermi, dica o scriva ancora che tale 'precipitazione' fosse un fenomeno metereologico inaspettato e straordinario quando invece si è trattato di un 'banale e forte temporale', che ha causato allagamenti e disagi perché il territorio non solo è stato 'violentato' gravemente negli ultimi trent'anni, ma anche perché, nella fattispecie, i 'tombini' non sono costantemente puliti come nessuna accortezza sia stata messa in opera per evitare e limitare almeno gli 'effetti' di una pioggia forte, prevedibile e ordinaria. Nessun intervento, insomma, di manutenzione ordinaria e straordinaria. Ciò vale per Senigallia, ma anche per Livorno, ad esempio. Se 'qualcuno' spostasse un fiume o ne volesse deviare il 'corso', prima o poi quel fiume desidererebbe tornare nel suo percorso naturale. Se 'qualcuno' dovesse intervenire urbanisticamente in un territorio, modificandolo, attraversato da un fiume o con situazioni idrogeologiche critiche, sempre quel 'qualcuno' dovrebbe immaginare che cosa possa accadere se non dovesse approntare interventi mirati e preventivi volti a 'contenere' qualsiasi rischio e pericolo. Altrimenti, ci si ritrova in situazioni gravi e disastrose come quella del 3 maggio 2014 oppure, come oggi, di fronte a strade allagate e sotto passi inagibili. Per non parlare poi della 'paura', che ovviamente e spesso non ci abbandona. Dopotutto, se si leggessero attentamente gli atti della Procura oppure le 'motivazioni' che hanno portato i Magistrati della Procura di Ancona ad emettere gli undici 'avvisi di garanzia', ci si accorgerebbe e ci si renderebbe conto che sostanzialmente l'uomo, ancora una volta, è stato ed è l'artifice della maggior parte dei disastri naturali che ci colpiscono. Massimo Bello Presidente dell'Associazione "Energie per Senigallia".

da Massimo Bello

 

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