Dall’Europa: Terremoto tedesco |
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Lunedì 25 Settembre 2017 16:02 |
Guazzabuglio elettorale in Germania. Contro tutte le previsioni della vigilia (ma quando mai le previsioni dicono davvero la verità?) la Germania che esce dalle elezioni politiche di ieri sono un vero e proprio terremoto tedesco, un guazzabuglio politico destinato a incidere pesantemente non solo lì, ma anche in tutta Europa. Se finora la Germania era stato l’elemento stabilizzatore della politica continentale, il futuro potrebbe riservare
parecchie sorprese e la Germania, da elemento stabilizzatore europeo, potrebbe trasformarsi in elemento “destabilizzatore” della politica nazionale e sovranazionale, per come l’abbiamo vista finora. E’ successo che la democristiana CDU Merkel, data per largamente vincente dai pronostici elettorali, ha vinto sì per la quarta volta consecutiva, ma accusando un consistente calo di voti. Peggio è andata al Partito Socialista SPD di Shultz, cui è crollato metà dell’elettorato, costringendo i socialisti a gettare la spugna e a chiamarsi fuori da qualsiasi coalizione di governo. Ne hanno approfittato i partiti intermedi, che entrano in parlamento con buone affermazioni di consensi, sia i liberal-democratici che i verdi, mentre spaventa l’Europa l’enorme balzo in avanti dei neo-nazisti di AFD. Che però non hanno fatto in tempo a festeggiare che già devono affrontare la prima grana politica: la presidente Frauke Petry, una dei leader storici della Afd, non si unirà al gruppo parlamentare di Alternativa per la Germania al Bundestag. Petry, che nel voto di domenica ha conquistato un seggio in Sassonia (Est) e rappresenta l'ala più moderata di Afd, ha annunciato la sua decisione a sorpresa, nel corso della conferenza stampa organizzata per festeggiare il trionfo. Spaccata la destra, sconfitta la sinistra, ridimensionato fortemente il centro, la strada obbligata sembra quella di tentare una alleanza cosiddetta “Giamaica” dai colori dei rispettivi partiti, che potrebbe vedere uniti i democristiani popolari della CDU, i liberal-democratici e i verdi. Con un problema notevole da superare e comporre: mentre la CDU e i verdi sono europeisti, i liberaldemocratici sono “euroscettici” e non ne fanno mistero. Sarà possibile trovare una sintesi stabile? Molti ne dubito ed ecco perché i commentatori politici internazionali parlano di “terremoto tedesco”. |