Proposte europee a un anno dall'inizio della crisi |
|
|
|
Giovedì 01 Ottobre 2009 07:34 |
Nuove proposte legislative dell'Unione Europea per un più rigoroso controllo sui servizi finanziari inviano un forte segnale al G20, alle banche e alla finanza a un anno dall'inizio della crisi innescata dal crollo dei mutui-casa negli Stati Uniti, che ha travolto l'economia mondiale. Le proposte ambiscono a istituire un sistema europeo di vigilanza del settore finanziario a un anno dal crack della banca d'investimenti americana Lehman Brothers, che ha scosso
dalle fondamenta i mercati di tutto il mondo. Nei 27 paesi dell'UE l'impatto delle turbolenze è stato aggravato dalla mancanza di un approccio comune in materia di regolamentazione degli istituti finanziari. Oggi la maggior parte dell'azione di vigilanza si svolge a livello nazionale: sono i singoli governi che vigilano sulle proprie banche, anche se il mercato unico esiste da oltre un decennio e molti istituti finanziari sono attivi al di là delle frontiere. La proposta europea darebbe vita ad un Sistema europeo delle autorità di vigilanza finanziaria, che assicurerebbe un controllo coerente degli istituti finanziari con nuove autorità europee per le banche, le assicurazioni, gli strumenti finanziari e i fondi pensione, che avrebbero il compito di sorvegliare e coordinare il lavoro delle autorità di vigilanza nazionali. Le nuove autorità di vigilanza sarebbero rappresentate nel "Consiglio europeo per il rischio sistemico", insieme alla Banca centrale europea e alle banche centrali nazionali. Dopo il tracollo dell'anno scorso, l'UE aveva costituito un gruppo di esperti in materia bancaria chiedendo loro di suggerire come si sarebbe potuto evitare il ripetersi della più grave crisi finanziaria dal crollo di Wall Street del 1929. È sulle raccomandazioni del gruppo, approvate dai leader dell'UE mesi fa, che si basano le nuove proposte.
Francesco Fiorani |