Marche: Piano degli interventi 2011 per i Marchigiani nel Mondo |
|
|
|
Mercoledì 02 Febbraio 2011 20:03 |
Un nuovo impulso per la realizzazione del “Museo dell’emigrazione marchigiana nel mondo”. E’ questa una delle principali linee di intervento del Piano dell’emigrazione per il 2011, approvato dalla Giunta regionale, che rappresenta la seconda annualità del programma triennale delle iniziative a favore dei marchigiani nel mondo. “La raccolta del materiale documentale per il museo – spiega l’assessore regionale all’Emigrazione, Luca Marconi – rappresenterà la priorità delle iniziative ordinarie e culturali delle associazioni e delle federazioni dei marchigiani all’estero e, nelle Marche, di iniziative congiunte tra Regione e Province per sollecitare un ampio coinvolgimento di tutta la popolazione. L’idea del museo è anche volta a favorire un’attività educativa per i giovani e i bambini marchigiani per apprendere quando e come i loro nonni erano ‘extracomunitari’”. Testimonianze
documentali, lettere, scritti, filmati, manifesti, giornali d’epoca, rappresentano l’insieme del materiale espositivo, alla cui raccolta tutti sono chiamati a contribuire, “con la consapevolezza – continua Marconi – che un complesso di buone iniziative verso i marchigiani all’estero non può prescindere da una diffusa conoscenza della loro storia”. Il museo potrà essere itinerante o avere sede in una città marchigiana da individuare. Il progetto si avvarrà della collaborazione del settore delle politiche giovanili e potrà prevedere l’istituzione di una commissione scientifica che si occuperà della creazione di una struttura polifunzionale dedicata alla storia dell’emigrazione e al reperimento, conservazione, catalogazione e valorizzazione delle fonti storiografiche. Nell’obiettivo di perseguire un contenimento della spesa, si procederà poi a una nuova regolamentazione della programmazione delle riunioni plenarie e delle conferenze continentali delle associazioni dei marchigiani all’estero: le riunioni plenarie si svolgeranno di norma ogni due anni, mentre le quattro conferenze continentali (Europa - America del Nord - America del Sud-Oceania) si terranno nel corso dello stesso anno, con cadenza biennale in alternanza alle riunioni plenarie; il comitato esecutivo si riunirà annualmente in territorio regionale. Il Piano 2011 prosegue sostanzialmente nell’ottica di quanto già proposto nel 2010, nel rispetto della politica regionale che tende a tutelare, sotto il profilo sociale, culturale ed economico i cittadini marchigiani residenti all’estero o rimpatriati; è suddiviso in due parti: una relativa agli interventi della Regione, un’altra relativa agli interventi dei Comuni che agiscono attraverso il trasferimento dei fondi regionali. Complessivamente, per gli interventi le risorse disponibili sono pari a 352mila euro; previste anche risorse aggiuntive messe a disposizione di altri Servizi regionali. Come per il 2010, saranno organizzati corsi di formazione linguistico-culturale, promossi dalle stesse associazioni nei rispettivi Paesi, e rivolti a figli o discendenti di emigrati marchigiani di qualsiasi età: “Questa azione – afferma Marconi – è piuttosto richiesta in quanto è forte l’esigenza di conoscere la lingua italiana, che continua ad essere il principale elemento di identità”. Confermati, inoltre, la creazione di borse di studio, viaggi educativi con “destinazione Marche” e altri interventi rivolti ai giovani per stimolare il loro interesse per la cultura italiana, come anche gli interventi a sostegno delle famiglie di marchigiani o discendenti di marchigiani residenti all’estero che si trovano in particolari condizioni di disagio. Proseguiranno le iniziative volte alla conoscenza delle potenzialità turistiche marchigiane e l’impegno a coinvolgere giovani discendenti marchigiani nelle fiere del turismo e nelle altre iniziative di promozione regionale. Per loro saranno inoltre favorite iniziative brevi di formazione, stage, con il duplice scopo di reimportare nei loro Paesi i modelli economico-produttivi marchigiani e di produrre effetti di ritorno sull’economia regionale. |