Marche: Pesce azzurro e anisakis, le regole per evitare i rischi |
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Domenica 06 Febbraio 2011 20:34 |
Da una parte si decantano le infinite qualità del pesce povero, soprattutto del pesce azzurro che abbonda nel Mare Mediterraneo, dall’altra è in atto una accanita guerra contro il parassita chiamato anisakis di cui, la sardina, il merluzzo, e lo sgombro sono spesso vittime. Questo è stato il tema trattato durante il convegno “Pesce azzurro e anisakis: le regole per evitare i rischi”, svoltosi a San Benedetto del Tronto e organizzato dal Movimento difesa del cittadino,
in collaborazione con la Regione Marche e Anghiò, il festival estivo del pesce azzurro. Presenti, tra gli altri, l’assessore regionale alla Pesca, Sara Giannini, la responsabile del Dipartimento sicurezza alimentare del Movimento difesa del cittadino, Silvia Biasotto, il medico veterinario, Valentina Tepedino, il Capo di 1^ classe della Guardia costiera, Donato Aquilano, il dirigente Asur Marche Zt 12, Alessandra Aliventi, il tecnico di prevenzione, Domenico Pellei, il presidente del Comitato spontaneo commercianti ittici, Corrado Marinangeli e il presidente nazionale del Movimento difesa del cittadino, Antonio Longo che ha concluso il convegno. “Il problema dell’anisakis – ha detto la Giannini - è sempre esistito, ma in questo momento è di attualità in quanto le norme nazionali vigenti sono molto rigide perché da una parte deve garantire la massima tutela ai consumatori, attraverso i controlli della qualità e, dall’altra, garantire i produttori, il nostro mercato e tutta la filiera. La Regione Marche sta realizzando campagne di promozione sull’utilizzo del pesce azzurro e anche sulla conoscenza del prodotto dal punto di vista qualitativo. Un esempio è quello di far conoscere ai cittadini e renderli consapevoli che l’uso dell’abbattitore di temperatura, utilizzato nella ristorazione, è una tutela per il consumo consapevole del pesce fresco”. “Il settore della pesca - ha concluso l’assessore – come altri settori economici sta attraversando un periodo delicatissimo e stiamo cercando di sostenerlo con dei fondi perché è un settore importante della nostra economia in quanto valorizza il territorio e le risorse del nostro mare”. Gli Anisakis sono dei parassiti “vermicelli” di lunghezza dai 3 ai 4 cm; si trovano nell’addome dei pesci, più precisamente nello stomaco. Sono anche presenti all’interno delle carni, prevalentemente nella parte inferiore del pesce e di colore bianco. Le specie di anisakis svolgono il loro ciclo biologico in ambiente marino. Le uova vengono rilasciate in acqua attraverso le feci dei mammiferi marini e si sviluppano vari stadi larvali. Subito dopo la schiusa vengono ingeriti dai primi ospiti intermedi, di solito i piccoli crostacei e di questi ultimi, poi, si nutre il pesce azzurro. Antonio Longo, nel concludere il convegno, ha sottolineato l’importanza dell’iniziativa per “informare sul consumo del pesce azzurro: fondamentale per l’economia regionale e per la salute dei cittadini. Il pesce azzurro è garanzia di qualità e salubrità e sul piano della sicurezza alimentare i consigli sono quelli di cuocere sempre il pesce oppure congelare per almeno 24 ore a una temperatura di meno 20 gradi”. (a.f) |