Dal Mondo: Un candidato alle presidenziali favorevole all’aborto “non può … ricevere la Santa Comunione” |
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Martedì 11 Agosto 2020 11:42 |
"Pane al pane e vino al vino". Era questo l'insegnamento tradizionale che veniva impartito a tutti i cristiani fin da ragazzi. Un invito a dire le cose come stanno. Sempre. Senza paure, Senza tentennamenti. Anche quando non fa comodo, Anche quando fa scomodo. Questo viene in mente leggendo una corrispondenza da oltre oceano, dagli Stati Uniti, dove ormai è in pieno svolgimento una dura campagna elettorale in vista delle elezioni presidenziali che dovranno
eleggere l'uomo più potente del mondo alla guida della nazione più potente del mondo. Si ricandida il presidente uscente repubblicano Trump, osannato da molti e da tanti altri accesamente criticato. E gli insidia la candidatura l'avversario democratico Biden. Una competizione che indurrebbe molti alla cautela e ad evitare prese di posizione scomode. Non così per il cardinale statunitense Burke, che intrepido afferma intransigentemente: "Un candidato alle presidenziali favorevole all'aborto non può ricevere la Santa Comunione". E' un duro colpo al candidato della sinistra Biden. Il cardinale Raymond Burke ha ribadito la settimana scorsa su Fox News che ai cosiddetti politici “cattolici”, incluso il candidato presidenziale democratico Joe Biden, deve essere negata la Comunione per il sostegno dato a politiche contrarie alla legge naturale e all’insegnamento fondamentale della Chiesa, compresi temi come l’aborto e l’omosessualità. “Non possono presentarsi per ricevere la Santa Comunione, perché non sono in comunione con Cristo”, ha detto Burke durante una intervista di Fox News dell’8 agosto con Martha MacCallum. “Non è una punizione. In realtà, è un favore a queste persone dire loro di non avvicinarsi, perché se si avvicinano, commettono un sacrilegio”. Il cardinale Burke è l’ex prefetto del Tribunale supremo della Segnatura apostolica, il più alto tribunale vaticano. Prima di allora era arcivescovo di St. Louis, Missouri, e vescovo di La Crosse, Wisconsin. Già nel 2004, l’allora arcivescovo Burke aveva avvertito il candidato democratico alla presidenza John Kerry di non presentarsi alla Comunione. Secondo il diritto canonico (can. 915), “Non siano ammessi alla sacra comunione gli scomunicati e gli interdetti, dopo l’irrogazione o la dichiarazione della pena e gli altri che ostinatamente perseverano in peccato grave manifesto”. Un politico che sostiene l’aborto o l’omosessualità è generalmente visto dai fedeli cattolici come “ostinatamente perseverante nel peccato grave manifesto”. L’attuale candidato democratico alla presidenza Joe Biden ha ripetutamente propagandato la sua fede cattolica, anche se il suo programma è radicalmente a favore dell’aborto. Appena a luglio scorso, Biden aveva pubblicato la sua Agenda per le donne, promettendo di ripristinare i finanziamenti nazionali e internazionali per l’industria dell’aborto, che invece il presidente Trump ha tagliato. E il cardinale Burke non glielo ha mandato a dire: "Pane al pane e vino al vino". |