Dall’Italia: Se non è la fine dei tempi, deve essere la prova generale |
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Mercoledì 12 Agosto 2020 17:36 |
Da una nostra lettrice riceviamo: "Viviamo in un momento in cui la grande maggioranza delle persone vogliono che i preti si sposino, ma che le coppie sposate divorzino come nulla fosse. Vogliono che gli eterosessuali abbiano rapporti senza compromessi e senza il matrimonio, ma che le coppie gay si sposino in chiesa. Vogliono che le donne abbiano corpi maschili e si vestano come uomini e assumano ruoli maschili. Che gli
uomini diventino "fragili", delicati, come se fossero donne. Un bambino con solo cinque o sei anni di vita avrebbe già il diritto di decidere se vuole essere uomo o donna per tutta la vita, ma un minorenne per legge, non può rispondere per i suoi crimini. Non c'è spazio per i pazienti negli ospedali, ma c'è l'incoraggiamento e sponsorizzazione per coloro che vogliono cambiare sesso. C'è consulenza gratuita per coloro che desiderano lasciare l'eterosessualità e vivere l'omosessualità, ma non v'è alcun sostegno per coloro che vogliono lasciare l'omosessualità e vivere la loro eterosessualità e, se cercano di farlo, è crimine. Essere pro-famiglia e religione è dittatura, ma urinare sulla croce è la libertà di espressione. Se questa non è la fine dei tempi, deve essere almeno la prova generale. Dr Almir Favarin Teologo e psicoanalista". |