Marche: BIT Made in Marche tutto in rosa |
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Domenica 20 Febbraio 2011 20:12 |
“Il turismo, coniugando le attività materiali e immateriali di un territorio, rappresenta il valore aggiunto dell’economia regionale. In quest’ottica abbiamo voluto ricomporre con la proposta della BIT 2011, un’idea unitaria e integrata che valorizzi le tante e speciali differenze della nostra regione. La nostra forza sta proprio nelle diversissime offerte che possiamo proporre al turista e tra queste naturalmente anche il turismo dell’outlet e della qualità delle produzioni che ci distingue sui mercati mondiali. Possiamo
certamente dire che si tratta di uno scambio virtuoso, forti anche dei dati positivi delle Marche in controtendenza con la media nazionale: dove il flusso turistico è fortemente connotato, ne beneficia il patrimonio imprenditoriale della nostra regione che, a sua volta, esprimendo alta qualità e innovazione fa da traino al turismo. Il nostro obiettivo è allargare ai mercati dei Paesi riassunti nell’acronimo BRIC (Brasile, Russia, india e Cina), in linea con gli obiettivi delle imprese marchigiane”. Sono le parole dell’assessore regionale al turismo, Serenella Moroder, che hanno introdotto la Giornata del tatto allo stand delle Marche alla BIT 2011 costruito su un percorso dei cinque sensi. Parole che rimandavano alle attività manuali e quindi alle produzioni e al Made in Marche, per questa occasione declinate tutte in “rosa”. Erano presenti infatti, l’assessore regionale alle attività produttive Sara Giannini e le due titolari di aziende prestigiose della calzatura e dell’abbigliamento (Loriblu shoes e Tombolini Abbigliamento), Annarita Pilotti e Fiorella Tombolini. L’incontro, molto affollato di giornalisti e tanti tour operator, è stato moderato dal giornalista Rai, Maurizio Blasi, che ha esordito dicendo che “nelle Marche delle possibili mille mete di turismo, una testimonial d’eccezione può essere anche la nonnina più anziana d’Europa: Santina Gennari di Comunanza di 111 anni, assistita dalla sorella “più piccola” di 103 anni, Carolina che cucina per lei, a dimostrazione che siamo la regione più longeva del mondo. Non solo Dna ma buona dieta e tanto lavoro fino a tarda età”: “Le Marche – ha detto ancora Blasi – sono state considerate per molto tempo marginali, oggi invece queste aziende portano alto il nome della nostra regione in tutto il pianeta.” “Perché le Marche hanno avuto e hanno ancora, per fortuna, la capacità di innovazione e l’abilità di rimettersi in gioco sempre – ha sottolineato l’assessore Giannini – rimanendo fortemente radicati al territorio. Tutti gli imprenditori marchigiani che oggi hanno successo sui mercati mondiali - ha detto - vengono da storie familiari sorprendentemente semplici, partiti dal nulla, ma hanno saputo mettere a frutto la creatività e soprattutto la grande voglia di lavorare, dove l’umiltà che ci contraddistingue ha fatto insolitamente da fattore determinante per portare a concretezza gli obiettivi, pur restando pronti ai cambiamenti. Questi strumenti e la capacità di fare sistema, di stare insieme – mondo economico e istituzioni - possono essere ancora validi per affrontare la crisi economica. E’ un esempio che vogliamo dare al Paese. Dove funziona la coesione sociale e la cultura dell’etica d’impresa – ha concluso Giannini – è dimostrato che si governano meglio le difficoltà”. E hanno confermato queste virtù marchigiane anche le due imprenditrici che oggi, a capo delle aziende, hanno aperto show rooms in tutto il mondo: da Dubai al Nord America. Fiorella Tombolini il cui motto d’azienda coniato dal padre è “il futuro ha radici antiche” ha evidenziato che l’azienda continua ad avere successo perché ha scelto di produrre tutto a Urbisaglia – a 500 metri dall’Anfiteatro romano – di occupare persone del territorio perché il portato della tradizione è fondamentale per la qualità soprattutto sartoriale. Anche Annarita Pilotti - titolare della Loriblu che ha inventato i sandali-gioiello indossati dai più famosi volti dello spettacolo - ha rimarcato che in azienda ci vuole anche responsabilità sociale, valori da trasmettere ai giovani. Perché tante donne imprenditrici nelle Marche? , ha chiesto Blasi. Secondo Fiorella Tombolini la risposta sta nel fatto che le donne hanno saputo vincere la sfida del passaggio generazionale e anche perché gli uomini marchigiani sono aperti e credono nei valori delle donne. “Le Marche che fanno camminare il mondo” erano rappresentate anche dalle mani sapienti dei maestri calzaturieri del consorzio fermano che nello stand marchigiano hanno dimostrato sul banchetto di lavoro con trincetto, martello e mastice, come nasce dalla pelle una scarpa d’altissimo artigianato. Presenti anche i maestri argentieri e orafi e i giochi tattili della Clementoni. A fine giornata gli allievi dell’Istituto Alberghiero di Cingoli hanno presentato le “eccellenze agroalimentari maceratesi” con degustazione guidata dei prodotti tipici a cura della Provincia di Macerata. (ad’e) |