Europa contro le spam a tutela della sfera privata |
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Domenica 18 Ottobre 2009 10:24 |
Dalla Rappresentanza a Roma della Commissione Europea riceviamo: "E' necessaria un'azione più determinata per lottare contro gli autori di spam e tutelare la sfera privata "online". La Commissione europea ha rinnovato il suo appello ai paesi dell'UE affinché intervengano con maggiore determinazione contro le minacce che gravano sulla sfera privata informatica. Uno studio finanziato dalla Commissione ha concluso che, sebbene negli ultimi anni la maggior parte dei paesi dell'Unione europea abbia adottato alcune misure atte a far rispettare il divieto dello spam, in particolare comminando multe agli autori, il numero di cause legali e l'importo delle sanzioni imposte varia
notevolmente da paese a paese. Lo studio conferma la necessità di introdurre i miglioramenti legislativi proposti nell'ambito della riforma delle norme comunitarie in materia di telecomunicazioni: norme d'applicazione più chiare e più coerenti e sanzioni dissuasive, collaborazione transfrontaliera più efficace e assegnazione di risorse adeguate alle autorità nazionali responsabili della tutela della privacy dei cittadini "online". "Le cifre pubblicate mostrano che vari paesi dell'UE stanno intensificando i propri sforzi per imporre il rispetto delle norme di tutela della privacy online ma possiamo e dobbiamo fare di più a beneficio degli utilizzatori di Internet nell'UE" ha dichiarato Viviane Reding, commissario europeo responsabile della società dell'informazione e dei media. "Sebbene la legislazione europea vieti spam e spyware fin dal 2002, in media il 65% dei cittadini europei continua sistematicamente a ricevere comunicazioni commerciali indesiderate. Dobbiamo intensificare la lotta contro gli autori di questi messaggi e garantire che l'Unione europea adotti una normativa che preveda rigide sanzioni sia civili che penali . Mi appello ai paesi dell'UE affinché si adoperino sempre più a livello nazionale per combattere le minacce che gravano sulla vita privata degli internauti come le comunicazioni commerciali indesiderate, gli spyware e i software maligni. Se riusciamo a porre fine alla piaga dello spam in Europa daremo l'esempio ai paesi vicini e ad altre parti del mondo anch'essi responsabili delle comunicazioni indesiderate che riceviamo in Europa". Per combattere con successo le minacce online occorre una combinazione di prevenzione, repressione e sensibilizzazione del pubblico. Le autorità pubbliche devono essere investite di responsabilità chiare e disporre di procedure di cooperazione tra loro; anche i settori pubblico e privato devono collaborare. Lo spam è un problema mondiale. La riforma delle norme comunitarie in materia di telecomunicazioni offrirà una migliore tutela della riservatezza.
Francesco Fiorani |