Marche: Election day dopo l’alluvione |
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Martedì 08 Marzo 2011 20:07 |
La Regione Marche chiede l’election day per recuperare 300 milioni di euro “per far fronte alle necessità derivanti dagli eventi alluvionali che hanno colpito la comunità marchigiana e l’intero Paese”. La proposta è quella di abbinare la consultazione referendaria con il turno di ballottaggio delle elezioni amministrative. È quanto suggerisce la Giunta regionale che ha inviato la seguente lettera al ministro dell’Interno, Roberto Maroni, a firma del presidente Gian Mario Spacca. “Come e ampiamente riportato anche dagli organi di informazione nazionale, le Marche sono state colpite da un’ondata di maltempo di eccezionale gravità, che ha provocato vittime e danni ingentissimi. Le prime rilevazioni ufficiali, purtroppo, confermano una situazione drammatica: la stima dei danni al momento risulta all’incirca di 480 milioni di euro,
escludendo quelli del settore agricolo che si possono già stimare in eguale misura. Tale emergenza, evidentemente, dovrà essere affrontata con strumenti non ordinari e con un impegno ingentissimo di risorse finanziarie a livello nazionale”. Per questo, Signor Ministro – scrive Spacca - mi permetto di sottoporLe la proposta di abbinare la prossima consultazione referendaria con il turno di ballottaggio delle elezioni amministrative (election day). Ciò consentirebbe di risparmiare preziosissime risorse finanziarie - stimate in circa 300 milioni di euro - da utilizzare per far fronte alle necessità derivanti dagli eventi alluvionali che hanno colpito la comunità marchigiana e l’intero Paese, alleviando così gli oneri per il bilancio dello Stato in una fase difficilissima per i conti pubblici. Questa scelta, sollecitata dalle popolazioni, dalle categorie economico-sociali e dagli Enti locali, sarebbe ancora possibile con una precisa e ferma volontà politico-istituzionale del Governo nazionale, in conseguenza di tali eventi calamitosi. Lei, infatti, ha informato il Governo dell’indizione dei comizi elettorali per le elezioni amministrative nei giorni 15/16 maggio e 29/30 maggio (2° turno). Il referendum abrogativo viene indetto, invece, con decreto del Presidente della Repubblica su deliberazione del Consiglio dei Ministri che ancora non è stata assunta: è stata solo indicata come orientamento la data probabile per lo svolgimento dei referendum del 12 giugno 2011. L’abbinamento di elezioni amministrative e referendum, dunque, sarebbe ancora possibile, senza alcuna modifica normativa, con una decisione del Consiglio dei Ministri. Mi auguro, Signor Ministro, che comprenderà lo spirito di collaborazione istituzionale che anima tale proposta, volta a risparmiare risorse pubbliche da destinare al finanziamento di un’emergenza nazionale come quella provocata dal maltempo dei giorni scorsi”. |