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Dall’Italia: Se l’avvessero fatto gli altri a escludere le donne sarebbero “omofobi” … ma il PD “lopoffà” |
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Martedì 16 Febbraio 2021 16:26 |
 Giorni burrascosi dentro il PD, dopo la clamorosaa estromissione delle donne da ogni rappresentanza istituzionale dentro il nuovo governo Draghi. Non c’è nessuna donna PD in quel governo e nemmeno nessuna donna di LeU. Cioè: i due partiti di sinistra che hanno sempre imbracciato la bandiera del femminismo a oltranza, stavolta non porta nessuna donna al governo. Inaudito. Se l’avessero fatto gli altri partiti a escludere le donne, sarebbero stati bollati dal PD come omofobi anti-genere. Ma se lo fa il PD, … allora “lopoffà”, sibila maliziosa la piazza. E non solo, perché immediata scatta la protesta anche dentro il PD. Giuditta Pini, onorevole del Partito Democratico, in una nota tuona: "La questione dei Ministri del PD sta
prendendo una piega che non mi piace. Questa non è una guerra di maschi contro femmine e nessuno critica le persone scelte solo "in quanto uomini". Così come il problema non si risolve mettendo nei posti di "vice" delle donne solo "in quanto donne". Non è una questione di quote: il problema è più complesso e merita una discussione seria e ponderata all'interno del nostro partito". |
Gazzetta dj 
Giorni burrascosi dentro il PD, dopo la clamorosaa estromissione delle donne da ogni rappresentanza istituzionale dentro il nuovo governo Draghi. Non c’è nessuna donna PD in quel governo e nemmeno nessuna donna di LeU. Cioè: i due partiti di sinistra che hanno sempre imbracciato la bandiera del femminismo a oltranza, stavolta non porta nessuna donna al governo. Inaudito. Se l’avessero fatto gli altri partiti a escludere le donne, sarebbero stati bollati dal PD come omofobi anti-genere. Ma se lo fa il PD, … allora “lopoffà”, sibila maliziosa la piazza. E non solo, perché immediata scatta la protesta anche dentro il PD. Giuditta Pini, onorevole del Partito Democratico, in una nota tuona: "La questione dei Ministri del PD sta
prendendo una piega che non mi piace. Questa non è una guerra di maschi contro femmine e nessuno critica le persone scelte solo "in quanto uomini". Così come il problema non si risolve mettendo nei posti di "vice" delle donne solo "in quanto donne". Non è una questione di quote: il problema è più complesso e merita una discussione seria e ponderata all'interno del nostro partito".