Dall’Italia: Contro il "verminaio giudiziario" |
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Venerdì 16 Aprile 2021 17:34 |
Lo scandalo Palamara ha confermato i sospetti su un sistema di intrecci pericolosi tra magistratura e politica, ma le richieste di una commissione d'inchiesta parlamentare si scontrano contro il muro della sinistra. L'onorevole Giusi Bartolozzi Armao, di Forza Italia e componente della commissione Antimafia, promette di intervenire in ogni seduta della Camera per ricordare l'urgenza di far luce sulle vicende rivelate dall'ex presidente dell'Associazione Nazionale Magistrati Luca Palamara. «Uno spaccato allarmante che il Paese aveva diritto di conoscere. Ma siamo
ancora alle prime battute ed è necessaria la piena conoscenza dei fatti. La magistratura sta dimostrando di avere i necessari anticorpi, consiglieri del Csm dimissionari, procedimenti disciplinari e penali prontamente attivati. Mentre una parte del mondo politico pare dormiente. Nel luglio 2020 abbiamo presentato una proposta di legge per costituire una Commissione d'inchiesta ma, dopo quasi un anno e nonostante le tante molteplici in Ufficio di Presidenza, la proposta non è stata calendarizzata. Stesso ingiustificabile epilogo per la richiesta di audizione di Palamara in commissione nazionale antimafia». «Il caso Palamara rivela qualcosa di molto più allarmante. È la prima volta che conosciamo che cosa avviene direttamente, da trascrizioni di chat tra alcuni magistrati, su procedimenti giudiziari pendenti a carico di qualche politico e sulle pressioni esercitate per condizionarne negativamente l'esito». «E' per questo che in aula, da martedì, ho iniziato una maratona di interventi di fine seduta per sensibilizzare tutti i parlamentari sulla necessità di costituire al più presto la commissione di inchiesta. Inutile trincerarsi dietro conflitti tra poteri dello Stato, perché la potestà delle Camere di disporre inchieste su materie di pubblico interesse è esercitabile solo attraverso commissioni». |