“La Regione annuncia tagli per 20 milioni di euro, la riconversione di altri piccoli ospedali e a cio’ si aggiunge l’attuazione dell’area vasta con l’individuazione degli ospedali o realtà satelliti come Senigallia, ma la Conferenza dei Sindaci non viene ancora convocata dal Sindaco Mangialardi, che ne è il suo Presidente, per esaminare, approfondire e prendere una dura, forte, decisa e ufficiale posizione su quanto sta accadendo”. A parlare è il sindaco di Ostra Vetere e consigliere provinciale di Ancona,

Massimo Bello, a proposito del futuro della sanità della zona territoriale n. 4 dell’Asur, ancora una volta “minacciata” dalla scure dei tagli, dei ridimensionamenti e dei depotenziamenti unitamente a quel che accade riguardo alla proposta di eliminare la guardia medica di Ostra, che, invece, “dovrebbe rimanere nel territorio, insieme a tutti gli altri servizi e strutture, perché – dice il sindaco e consigliere provinciale Massimo Bello - rappresenta un punto di riferimento certo, funzionale e sostanziale per la comunità, assicurando un servizio essenziale”. “La Conferenza dei Sindaci della zona territoriale n. 4 – aggiunge il sindaco Bello – ha il dovere di riunirsi e il suo presidente, di fronte a una situazione sanitaria locale e regionale ormai chiara e allarmante, ha l’obbligo morale e istituzionale di chiamare a raccolta tutti i colleghi della valle del Misa e del Nevola e, a questo punto, dichiarare guerra a una politica sanitaria regionale fuori da ogni logica, che è impossibile accettare così supinamente e senza reagire. Una politica regionale sanitaria e decisioni di vertice imposte, che condizionano pesantemente anche il nostro territorio”. “A luglio dello scorso anno, avevo denunciato, insieme al collega di Ostra, questa situazione e questa logica, che si stavano prospettando e delineando – aggiunge ancora Bello - con conseguenze gravi sui servizi e sulle strutture, ma siamo stati tacciati come allarmisti e disfattisti. Ora, quanto si sta verificando è reale e sotto gli occhi di tutti. Dobbiamo mobilitarci tutti insieme, quindi, e combattere questa logica assurda, che sta portando questo territorio a non essere più sicuro di nulla. L’ospedale di Senigallia non puo’ entrare in una logica di area vasta con una struttura sottodimensionata e marginale, e i servizi di questo territorio vallivo non possono ridursi ai minimi termini”. “Le gravi parole di Spacca pronunciate qualche giorno fa in conferenza stampa proprio a Senigallia sul ridimensionamento del nostro ospedale e l’atteggiamento poco combattivo del collega Mangialardi – conclude Bello – fanno comprendere appieno che siamo di fronte a una crisi della sanità e a una mancanza di strategia generale. C’è chi vuol punire ancora una volta sempre questo territorio senza ricordarsi che questa realtà regionale ha già subito in passato forti tagli. Ecco perché credo sia necessario e urgente che Mangialardi convochi immediatamente la Conferenza dei Sindaci, a cui far partecipare il direttore Pesaresi, l’assessore Mezzolani e il dirigente del dipartimento della sanità Ruta per dir loro che noi non siamo più disposti a subire”.