Da "giangi": un apologo sulla mangiatoia |
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Lunedì 26 Ottobre 2009 10:58 |
Dal nostro lettore che si firma con lo pseudonimo "giangi" riceviamo la seguente comunicazione, che pubblichiamo: "Apologo da leggere fino in fondo e da meditare fino alla noia.......... Tempo fa mi comprai una mangiatoia per uccelli. L'appesi nel mio portico e la riempii di semi. Era proprio una bella mangiatoia ed era uno spettacolo vedere gli uccellini da vicino. Entro una settimana c'erano almeno un centinaio di uccelli che approfittavano del costante rifornimento di cibo gratuito ottenibile senza
fatica alcuna. Poi gli uccelli cominciarono a fare i loro nidi sotto il portico, sulla tenda vicino al barbecue, persino sul tavolino. Ma lasciarono il loro segno nauseabondo: era sporco ovunque, sulle tegole del portico, sulle sedie, sul tavolo da pranzo, ovunque. Poi alcuni uccelli iniziarono a essere cattivi, si lanciavano su di me e cercavano di beccarmi, anche se ero io che li nutrivo pagando di tasca mia. Altri erano rumorosi e prepotenti. Si appollaiavano sulla mangiatoia e fischiavano e pigolavano a tutte le ore del giorno e della notte affinchè io riempissi la mangiatoia se il cibo scarseggiava. Dopo un po' non riuscivo nemmeno più a sedermi nel mio portico. Così decisi di togliere la bella mangiatoia e in tre giorni gli uccelli se ne andarono. Feci pulizia e misi tutto in ordine facendo sparire anche i nidi da tutto il portico. Ben presto il mio portico tornò ad essere quello che era prima, un posto tranquillo e sereno senza schiamazzi per reclamare il diritto al cibo gratis. Ora riflettiamo. Noi abbiamo ottenuto con il nostro lavoro e i nostri sacrifici un sistema con molti diritti, cure mediche gratuite, scuole gratuite, assegni per i meno abbienti, case popolari a prezzi bassissimi e permettiamo a chiunque nasce qui di essere automaticamente cittadino del nostro Paese. Poi sono arrivati gli illegali a decine, centinaia di migliaia che godono degli stessi vantaggi. Per pagare le maggiori spese noi dobbiamo pagare più tasse. Le case popolari vengono occupate con la forza e nessuno ne paga il canone. Se andate ad un pronto soccorso dovete aspettare ore per essere visitato poichè gli ospedali sono diventati un rifugio per extracomunitari. Vostro figlio alle elementari avrà grossi problemi perchè metà della classe non parla italiano e la mensa scolastica verrà condizionata da assurdi divieti religiosi. Vengono tolti i Crocifissi e non si celebra più il Natale per non urtare la sensibilità degli stranieri senza alcun rispetto per la nostra: quella dei padroni di casa. La criminalità spicciola, quella che se la prende con la gente comune (noi) è al 75% opera del 10% della popolazione (gli stranieri) e le carceri sono così piene che i delinquenti vengono rimessi in circolazione e subito ricominciano a rubare e a violentare. Se si cerca di arginare il fenomeno, ecco levarsi la protesta di molti imbecilli che gridano alla violazione dei diritti civili, degli altri, perchè dei nostri diritti gli stessi imbecilli se ne fregano. E' solo la mia opinione o forse è giunto il momento per il nostro Governo di togliere la mangiatoia e fare un po' di pulizia. Se siete d'accordo fate girare questo messaggio. Se non lo siete, continuate a pulire il portico". In verità abbiamo dovuto addolcire qualche termine un po' forte, ma il succo del discorso fa comunque riflettere. E' ben vero che la degenerazione xenofoba parte all'inizio da una innocente insofferenza. Poi cresce e diventa sempre più difficile convincere che il dovere di accoglienza degli stranieri è, appunto, un dovere civile e sociale. Prima che la protesta monti, forse è meglio riflettere su quanto scrive "giangi". |