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Dal Mondo: L’Afghanistan è un emirato governato dalle rigide regole della sharia |
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Sabato 04 Settembre 2021 16:18 |
 Una nuova fase storica si prospetta in Afghanistan, in cui stato islamico e talebani sono nemici mortali, con il rischio che possa diventare ricettacolo del terrorismo internazionale. Ora la principale preoccupazione è di evitare che l'emirato diventi un rifugio per i jihadisti. Dopo la presa di Kabul senza alcuna resistenza, da parte di quelli che un tempo venivano chiamatti “studenti coranici”, poi la fuga precipitosa e vergognosa delle forze della Nato, cui ha fatto seguito l’attacco all’aeroporto da parte dello
Stato Islamico, e infine la guerriglia nel nord, guidata da Ahmad Massoud figlio del ‘Leone del Panshir’ assassinato alla vigilia dell’11 settembre 2001, dimostrano come le vicende attuali abbiano segnato in Afghanistan solo l’inizio di una nuova fase, dalle conseguenze ancora inimmaginabili. "Non rinunceremo mai alla lotta". E' il messaggio lanciato attraverso Facebook dal leader della resistenza afghana ai talebani, Ahmad Massoud, dopo che si era diffusa la notizia di una capitolazione del Panshir e di una sua fuga in Tagikistan. |
Gazzetta dj 
Una nuova fase storica si prospetta in Afghanistan, in cui stato islamico e talebani sono nemici mortali, con il rischio che possa diventare ricettacolo del terrorismo internazionale. Ora la principale preoccupazione è di evitare che l'emirato diventi un rifugio per i jihadisti. Dopo la presa di Kabul senza alcuna resistenza, da parte di quelli che un tempo venivano chiamatti “studenti coranici”, poi la fuga precipitosa e vergognosa delle forze della Nato, cui ha fatto seguito l’attacco all’aeroporto da parte dello
Stato Islamico, e infine la guerriglia nel nord, guidata da Ahmad Massoud figlio del ‘Leone del Panshir’ assassinato alla vigilia dell’11 settembre 2001, dimostrano come le vicende attuali abbiano segnato in Afghanistan solo l’inizio di una nuova fase, dalle conseguenze ancora inimmaginabili. "Non rinunceremo mai alla lotta". E' il messaggio lanciato attraverso Facebook dal leader della resistenza afghana ai talebani, Ahmad Massoud, dopo che si era diffusa la notizia di una capitolazione del Panshir e di una sua fuga in Tagikistan.