Marche: Spacca alla conferenza stampa di Los Angeles sul Lisippo |
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Martedì 29 Marzo 2011 20:28 |
“Abbiamo offerto un innovativo ‘trattato di pace’ nella lunga battaglia con il J.Paul Getty Museum chiedendo ad una delle più grandi istituzioni culturali del mondo un comportamento etico per il ritorno del Lisippo nella sua terra di provenienza. Non siamo venuti per dichiarare guerra al Getty, bensì per risolvere la disputa in un modo di cui possano beneficiare il grande museo, l’Italia e, ancora più importante, gli amanti dell’arte di tutto il mondo”. Così il
presidente della Regione Marche, Gian Mario Spacca, nel corso della conferenza stampa tenuta a Los Angeles per illustrare le finalità della missione in California, nel corso della quale ha incontrato i vertici del Getty Museum per la restituzione dell’Atleta di Fano, meglio noto come Lisippo, all’Italia. Una conferenza stampa partecipata al di là di ogni previsione, a dimostrazione di quanto alta sia l’attenzione mediatica statunitense sul caso Lisippo, soprattutto dopo la riconsegna all’Italia, pochi giorni fa, di un’altra opera lungamente attesa, la Venere di Morgantina. A testimoniare il clamore della visita di Spacca al Getty, la presenza alla conferenza stampa, tra le altre testate, di Wall Street Journal, Los Angeles Times, Los Angeles Daily News, ABC, Huffington Post, Newsweek, CBS e Associated Press (queste due ultime testate, così come il Los Angeles Times e Wall Street Journal, hanno realizzato approfonditi servizi con interviste al presidente Spacca) oltre ai corrispondenti di quotidiani e tv nazionali. “La statua di Lisippo – ha detto Spacca in conferenza stampa - è una testimonianza preziosa della cultura italiana. Esiste un grandissimo interesse della comunità marchigiana, ma anche di tutta la comunità adriatica, a riavere l’atleta di Fano, simbolo della cultura che seppe formarsi intorno a questo mare oltre 2000 anni fa. Abbiamo proposto al Getty un progetto di collaborazione, perché la cultura e l’arte hanno un valore universale, non devono dividere, ma unire. Il Getty è un museo prestigioso, deve dimostrare al mondo di sapersi comportare da istituzione culturale di livello mondiale, ed agire in modo eticamente corretto. So che la direzione del Getty vuole attendere l’esito del procedimento giudiziale. Rispettiamo questo intendimento, ma abbiamo riaffermato di essere pronti a sviluppare una collaborazione culturale in qualsiasi momento, sia prima che dopo la sentenza finale del giudice di Pesaro. In questo senso abbiamo invitato il direttore del J. Paul Getty Trust a visitare la nostra regione”. Quanto agli aspetti giudiziari, la causa legale sarà decisa dalla Magistratura italiana a breve, dopo i numerosi e falliti appelli del museo che continua a sostenere che la proprietà del Lisippo sia legale. L’ultimo pronunciamento dà ragione all’Italia: l’inestimabile bronzo può avere la stessa sorte della Venere di Morgantina, una delle principali attrattive del Getty fino alla confisca avvenuta questo mese. |