Dalle Marche: Accordo di programma Piceno Val Vibrata |
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Martedì 21 Settembre 2021 18:01 |
Area di crisi complessa del Piceno-Val Vibrata: firmata intesa tra Regione, parti sociali e categorie anche per proroga indennità mobilità 2021. Aguzzi: “Concluso un percorso virtuoso”. Castelli: “Il Piceno fa da apripista”. “Con l’intesa di oggi si conclude un percorso virtuoso sotto il profilo del costruttivo confronto con le parti e a lungo caldeggiato dalla Regione Marche, a sostegno dei lavoratori marchigiani licenziati da unità produttive ubicate nei comuni dell’area di crisi che per parecchi mesi erano rimasti sprovvisti dell’ammortizzatore riconosciuto ai soli lavoratori della parte abruzzese dell’Accordo di programma Piceno Val Vibrata”. Così
l’assessore al Lavoro, Stefano Aguzzi che oggi pomeriggio, insieme all’assessore al Bilancio e alle aree di crisi complessa, Guido Castelli hanno firmato con l’INPS e le parti economiche e sociali (Confindustria Marche, Confartigianato Marche, Cna Marche, Claai Marche, Confcommercio Marche, Abi Marche, Confesercenti Marche, Confcooperative, Agci Marche, Confprofessioni, Cgil Marche, Cisl Marche, Uil Marche, Ugl, Confapi Marche, Lega Coop Marche) l’Intesa per la proroga della mobilità in deroga 2021. L’Atto sottoscritto segue un analogo accordo firmato il 5 maggio scorso per la proroga della mobilità 2020, per la quale l’INPS, sulla base della documentazione trasmessa dalla Regione Marche e dal Ministero del Lavoro, ha proceduto celermente alla liquidazione delle spettanze ai 194 lavoratori che ne hanno fatto richiesta. “Il Piceno fa da apripista ad una modalità di accordo molto valido – ha sottolineato Castelli – e vorremmo che l’area di crisi complessa del Piceno diventasse un’infrastruttura modello di sperimentazione, confronto e laboratorio di studio per altre realtà e per tenere sotto attento monitoraggio i fenomeni appena si affaccino esigenze di intervento”. Castelli ha poi ringraziato le parti sociali e i funzionari della Regione per il complesso lavoro e il clima di collaborazione che ha portato alla sottoscrizione dell’Intesa. Interessati dall’Intesa sottoscritta oggi sono gli stessi lavoratori che hanno già beneficiato della proroga 2020, ovvero coloro che, alla data del 1° gennaio 2021 erano beneficiari di mobilità ordinaria (ex legge 223/91) o mobilità in deroga (ex legge n.92/2012), scaduta o in scadenza nell’anno 2021. Le risorse utili al finanziamento dell’intervento sono quelle stanziate dalla Legge di Bilancio dello Stato n. 178 del 13/12/2020 che per la Regione Marche ammontano a oltre 16 milioni di euro. Di questi, con l’accordo per l’area di crisi complessa firmato oggi, ne verranno assorbiti circa 4 milioni. La procedura ricalca quella già sperimentata con l’Intesa 2020 e prevede che le domande di mobilità in deroga vengano presentate dai lavoratori interessati, entro il 6 novembre 2021. Una dilazione di 15 giorni rispetto alla data concordata in precedenza accolta dall’assessore Aguzzi e proposta in sede di firma oggi dai Sindacati. La domanda va inoltrata telematicamente alle sedi INPS territorialmente competenti in base alla residenza e, successivamente, via PEC, al Centro per l'Impiego nel cui territorio è o era ubicata la sede dell'azienda che ha proceduto al licenziamento. Come per la proroga 2020, l’erogazione del beneficio a ciascun lavoratore interessato è condizionata alla partecipazione al programma di politiche attive predisposto dalla Regione Marche che prevede, in una prima fase, la convocazione presso i Centri Per l’Impiego competenti per territorio (Ascoli Piceno e San Benedetto del Tronto), la verifica della sussistenza di un Patto di Servizio Personalizzato in corso di validità o, in assenza, la stipula del Patto, e a seguire, l’erogazione delle politiche attive, a cura dei servizi specialistici di orientamento e di incrocio domanda-offerta. La finalità è rafforzare le competenze professionali di ciascun lavoratore agevolandone la ricollocazione nel mercato del lavoro (ad es. supporto alla redazione del curriculum vitae ed alla ricerca attiva del lavoro), nonché la comunicazione al lavoratore delle opportunità offerte dai bandi regionali in essere che prevedono percorsi formativi e misure di politica attiva del lavoro (tirocini, borse, autoimprenditorialità, ecc.) a valere sui fondi regionali ed europei.
da Regione Marche |