Italia: Berlusconi. "Riformeremo giustizia e fisco, per una vera democrazia bisogna cambiare la Costituzione" |
|
|
|
Venerdì 08 Aprile 2011 10:52 |
"Il governo - ha detto il presidente del consiglio dei ministri Berlusconi - punta ad arrivare nei prossimi due anni a un codice unico tributario che abolisca tutte le leggi tributarie che sono migliaia, e che dia a chi lavora delle norme certe a cui ottemperare". E ancora: "Per avere in Italia una vera democrazia bisogna cambiare l'architettura istituzionale e riformare la Costituzione" ribadendo che "è necessaria una riforma dell'architettura costituzionale perché il Governo non ha il potere di
decidere ma può al massimo suggerire al Parlamento un provvedimento. Questo va poi nelle Commissioni parlamentari, poi in aula, infine deve piacere al Capo dello Stato". Una legge, ha aggiunto Berlusconi, "che è un purosangue quando esce dal Consiglio dei ministri, diventa un ippopotamo alla fine di questo iter". Inoltre - ha proseguito Berlusconi - "se non piace ai giudici della sinistra quella legge viene impugnata davanti alla Corte costituzionale che, poichè è composta per la maggior parte da giudici di sinistra, la rende nulla. Dunque - è la conclusione del premier - per avere una vera democrazia bisogna cambiare la Costituzione e riformare questa architettura istituzionale". "Non sono riuscito a fare la riforma della giustizia perché non sono stato capace di avere il 51 per cento dei voti. Mi sono trovato ad avere una maggioranza di coalizione in cui c'erano dei partiti, quelli di Fini e Casini, che ogni volta stavano dalla parte dei privilegi dei giudici. Ora ho una maggioranza esile nei numeri, ma più coesa e dunque in grado di fare le riforme", a cominciare da quella della giustizia, dal fisco e da quella dell'architettura costituzionale. "A sentir dire queste cose - ha affermato un dissenziente - pare che nessuno gli abbia ancora spiegato che il potere legifslativo è costituzionalmente attribuito al Parlamento e non al presidente del consiglio dei ministri".
|