Ostra Vetere: Il Comune partecipa alla Settimana Europea dell’Energia |
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Giovedì 14 Aprile 2011 19:30 |
Il Comune di Ostra Vetere partecipa, in questi giorni, alla “Settimana europea dell’energia” a Bruxelles, organizzata e voluta dalla Commissione europea e dall’ufficio del Patto dei sindaci per avviare una serie di consultazioni e di incontri tra gli enti locali e regionali firmatari del Patto dei sindaci dell’Unione europea per l’energia sostenibile. Una settimana europea dedicata all’energia e all’individuazione delle linee strategiche per finanziare i programmi comunitari attualmente in fase
preparazione da parte della Commissione europea e per consolidare la rete di collaborazione tra i soggetti pubblici e privati che vogliono utilizzare risorse economiche e scambiarsi buone pratiche in tema di politiche ambientali e di energia. Ed è proprio il sindaco di Ostra Vetere, Massimo Bello, a partecipare e rappresentare il suo Comune nell’ambito degli “Stati generali sull’energia” promossi dall’Unione europea, fino a venerdi’ 15 aprile. E’ di un anno fa, infatti, la sottoscrizione da parte del comune del Patto dei sindaci per l’efficienza energetica e sostenibile, con cui le città europee (per adesso sono circa 2000, di cui circa 700 solo in Italia) si sono impegnate a predisporre un piano di azione locale con l’obiettivo di ridurre di oltre il 20% le emissioni di gas serra attraverso misure locali e regionali, che aumentino il ricorso alle fonti di energia rinnovabile, che migliorino l’efficienza energetica ed attuino programmi ad hoc sul risparmio energetico e l’uso razionale dell’energia. “Il nostro comune – ha detto il sindaco Massimo Bello, in questi giorni a Bruxelles – ha colto subito e favorevolmente la proposta e l’invito rivolto a tutte le città europee a percorrere la sostenibilità energetica e ambientale. Ostra Vetere è stato uno dei primi comuni ad aderire e credere nell’iniziativa.” “La settimana europea dedicata all’energia – ha aggiunto sempre il Sindaco Bello – sarà anche l’occasione per presentare e illustrare ai vari e possibili partner e stakeholders europei il nostro progetto relativo a un centro di formazione culturale, sociale e di ricerca da inserire nell’ambito del VII Programma quadro dell’Unione europea. Con loro inizieremo a studiare e verificare la sostenibilità e la fattibilità comunitaria”.
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