Italia: Caso Ruby, il Pdl chiede ad Alfano "Azione disciplinare contro i magistrati" |
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Venerdì 15 Aprile 2011 18:11 |
Il capogruppo e il vicecapogruppo PdL al Senato, Maurizio Gasparri e Gaetano Quagliaiello, hanno presentato una interrogazione urgente, "perchè le ragioni di urgenza sono evidenti", al ministro della giustizia Angelino Alfano per chiedergli "se non ravvisi l'opportunità di intraprendere iniziative ispettive e disciplinari di propria competenza" per verificare l'operato della Procura di Milano nell'ambito dell'inchiesta "Ruby". Il gruppo del Pdl al Senato vuole appurare la
correttezza delle intercettazioni "indirette" del premier Silvio Berlusconi e della "tempistica di iscrizione sul registro degli indagati" dello stesso premier. Gasparri e Quagliariello chiedono di verificare "la correttezza o meno dell'operato della Procura di Milano in ordine alle prerogative parlamentari previste dall'articolo 68 della Costituzione, con particolare riguardo all'intercettazione indiretta di comunicazioni e all'acquisizione di tabulati telefonici" e hanno spiegato ai giornalisti che "in base alle interpretazioni dell'articolo 68, riportate da numerose sentenze della Consulta, e alla legge Boato, le intercettazioni telefoniche di un parlamentare possono essere usate solo se casuali mentre le parole stesse del procuratore Bruti Liberati nel chiedere una proroga per l'attività di intercettazione sono la dimostrazione che non erano casuali o fortuite, ma mirate e fatte senza autorizzazione del Parlamento". "Quindi - ragionano i due senatori del Pdl - la Costituzione, le leggi e le sentenze della Consulta valgono anche per Berlusconi o no? Qui siamo di fronte a uno stravolgimento ad personam e dunque noi chiediamo a tutto il Parlamento di prendere coscienza che con questa attività si squilibra il rapporto tra giustizia e politica". |