Italia: Rotondi, le polemiche non sciupino la festa |
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Lunedì 25 Aprile 2011 11:47 |
Chi invoca "la pacificazione". Chi chiede luce "sui massacri dei partigiani". Chi tira in ballo le foibe e Togliatti. Chi affigge manifesti con fascio littorio e chi brucia gli addobbi sul monumento alla Resistenza. Eccolo il 25 Aprile di chi non festeggia. Di chi preferisce invocare una "pacificazione" tra vincitori e vinti che suona tanto come una parificazione tra chi ha lottato per la liberazione del Paese e chi, di quella oppressione, era autore e complice. Il tutto mentre tre parlamentari del Pdl presentano un disegno di legge che abolisce la norma che vieta "la riorganizzazione, sotto qualsiasi forma, del disciolto partito fascista". "Il 25 aprile è la festa di tutti gli italiani: Dc e Pci la festeggiavano insieme, PdL e Pd abbiano lo stesso coraggio o tacciano per non disturbarla". Così il ministro per l'Attuazione del Programma di Governo, Gianfranco Rotondi, in merito alle polemiche tra maggioranza e opposizione sulla festa
del 25 aprile. "Per avere un nuovo 25 Aprile dobbiamo riacquistare il senso di un destino comune. Il che significa rispettare lo spirito dell'Assemblea Costituente e ritrovare il valore delle regole, come sono scritte nella nostra Costituzione". Lo afferma l'ex presidente del Consiglio Romano Prodi. |