L’assessore alle Infrastrutture, Luigi Viventi, ha incontrato (ieri a Roma) Ercole Incalza, capo della Struttura tecnica di missione del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. “Nel corso dell’incontro – riferisce Viventi – abbiamo concordato che nella seduta del CIPE del prossimo 6 maggio sarà inserito, per l’approvazione, lo schema di convenzione relativo al collegamento viario tra il Porto di Ancona e la grande
viabilità (Uscita Ovest), che ha già superato il vaglio della Corte dei Conti. È, questo, l’ultimo passaggio istituzionale necessario alla indizione della gara d’appalto relativa all’individuazione del concessionario (il soggetto che completerà la progettazione, eseguirà e gestirà l’opera)”. Lo scorso anno il CIPE si era espresso positivamente sull’intero progetto. L’iter amministrativo è poi proseguito con la pubblicazione, da parte dell’ANAS, del bando di gara d’appalto, dove sono stati invitati tutti i soggetti che ne hanno fatto richiesta, in possesso dei requisiti di qualificazione. La stazione appaltante, ANAS – Direzione Generale, ha in seguito verificato tali requisiti e a questo punto, una volta approvato al CIPE lo schema di convenzione, si potrà procedere con la gara vera e propria, con l’affidamento della concessione. “Nel corso dell’iter finora condotto – aggiunge Viventi - è stato costante l’impegno della Regione Marche per coordinare tutte le iniziative utili a dare impulso alla realizzazione delle opere previste”. Nell’incontro avvenuto al ministero della Infrastrutture e dei Trasporti si è parlato anche del prossimo aggiornamento dell’Intesa generale quadro tra lo Stato e la Regione Marche, che sarà rinnovata quest’anno. A questo proposito l’assessore Viventi ha elencato al Ministero le priorità infrastrutturali regionali, con particolare riferimento al porto di Ancona. Un successivo appuntamento di approfondimento, a cui parteciperà anche il ministro Matteoli, è previsto per la prima decade di maggio, dove le Marche tratteranno anche il tema del sistema infrastrutturale ferroviario del centro Italia, insieme con le altre quattro Regioni interessate (Abruzzo, Lazio, Umbria e Toscana).
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