Ostra Vetere: Ritualità consiliari e il campanone della libertà comunale |
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Giovedì 28 Aprile 2011 18:49 |
Dopo la diffusione degli argomenti che verranno trattati nel prossimo consiglio comunale di sabato 30 aprile, il nostro direttore ha scritto agli amministratori comunali la seguente lettera aperta: “Al sindaco, agli assessori, ai viceassessori, ai consiglieri comunali di maggioranza e di minoranza del Comune di Ostra Vetere. Con viva soddisfazione ho avuto occasione di leggere l'ordine del giorno del prossimo Consiglio Comunale convocato per il
30 aprile 2011 contenente, tra l'altro, la modifica al Regolamento del Consiglio Comunale con l’introduzione di una norma che prevede di iniziare ogni seduta consiliare con l’esecuzione dell’Inno nazionale di Goffredo Mameli e dell’Inno alla Gioia dell’Unione europea. Nell'ambito del potere di discrezionalità, il civico consesso potrà liberamente decidere in proposito e, se la decisione sarà positiva rispetto alla proposta, sento di dover anticipare il mio personale e pieno consenso. Vorrei però ricordare che, oltre agli inni nazionali e internazionali, la storia ormai nonocentenaria delle libere istituzioni comunali montenovesi, prima, e ostraveterane, poi, ha ritualmente segnalato ai consiglieri e a tutti i cittadini lo svolgimento delle alte funzioni decisionali del suo massimo organo collegiale mediante il suono del "campanone" della torre civica, simbolo di identità e di libertà comunale. Non conosco i motivi per i quali l'antica e veneranda prassi sia stata abbandonata negli ultimissimi decenni ma, qualunque essi siano, totalmente vi dissento. Nel momento in cui, giustamente, si dovesse introdurre il simbolismo nazionale e internazionale con il suono degli inni, ritengo opportuno e doveroso far tornare a suonare anche il "campanone" della libertà comunale. Sarebbe il segnale più convincente di un doveroso recupero non solo della memoria storica, ma anche della piena consapevolezza del valore costitutivo dell'autonomia comunale, pur nel quadro istituzionale unitario nazionale e internazionale. Scusandomi per la non inutile intromissione, comunque avanzata in spirito di leale collaborazione, colgo l'occasione per formulare i migliori auguri di buon lavoro a servizio di tutto il paese. Mi sarà gradito ogni utile riscontro alla presente. Cordialmente. Alberto Fiorani”. |