Italia: Le minacce di Gheddafi. "La guerra sarà trasferita in Italia" |
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Sabato 30 Aprile 2011 12:07 |
Il leader libico Muammar Gheddafi alla tv di Stato ha denunciato la decisione del governo Berlusconi di dare il via libera ai raid italiani sulla Libia, ha detto che tra Libia e Italia ora "é guerra aperta": l'Italia "ha ucciso i nostri figli nel 1911, all'epoca della colonizzazione, e ora lo fa di nuovo nel 2011". C'é il tentativo di imporre "un nuovo colonialismo italiano" ha detto Gheddafi "Volevamo parlare oggi del passato odioso con l'Italia ormai messo alle spalle anche con l'avvicinarsi del centenario della
ricorrenza dell'invasione italiana alla Libia. Pensavamo di trattare con una nazione civile, ma con mio rammarico - ha affermato il colonnello - in questa ricorrenza invece di festeggiare la chiusura di questo triste capitolo ci troviamo oggi con un nuovo colonialismo italiano. "Dov'é il Trattato di amicizia che non permette l'uso delle basi italiane contro la Libia? Dov'é il Parlamento italiano? Dov'é il governo italiano? E dov'é il mio amico Berlusconi? Non avete chiesto scusa e condannato il colonialismo? Come mai ripetete adesso l'invasione con i vostri aerei?". Bossi intanto conferma l'intenzione di non voler aprire una crisi di governo sulla Libia. Il Carroccio chiede però di "fissare un termine temporale certo" per la fine delle azioni militari. La mozione parlamentare della Lega nord sulla Libia può essere votata da tutti i gruppi, ha detto Roberto Calderoli, ministro e coordinatore leghista, che lancia un appello in vista del dibattito alla Camera. "La mozione della Lega Nord - dice in una nota - parla di pace, di diritti civili, di stabilità, di fine dei bombardamenti, di diplomazia - e non a caso nelle ultime ore Gheddafi ha proposto un cessate il fuoco - e dice no ad azioni militari di terra, ad aumenti di tasse e ad esodi di massa". "La mozione della Lega Nord - prosegue Calderoli - è la più equilibrata e completa e dovrebbero votarla tutti, non soltanto gli alleati di maggioranza ma anche le forze di opposizione che, diversamente, negherebbero i valori della sinistra storica. E' questo l'appello che rivolgo a tutti". Ma il Pd respinge l'appello della Lega sulla questione libica. "Non ci faremo coinvolgere dai giochetti della Lega".
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