Giovedì 15 settembre l’Italia centrale si è venuta a trovare proprio nella traiettoria sud-ovest nord-est di un ramo secondario della corrente a getto che delineava la linea di confine fra l’aria molto calda e umida di origine subtropicale e quella ben più fredda di provenienza artica presente alle più alte latitudini; i flussi sono stati pilotati da una circolazione ciclonica presente fra la Penisola Iberica ed il Mediterraneo occidentale. L’accelerazione dei forti venti in quota ha favorito il sollevamento dell’aria calda e umida presente ai bassi strati dell’atmosfera provocandone la condensazione che è poi è sfociata in rovesci e temporali. Questa dinamica è rimasta attiva per parecchie ore. Come si può facilmente vedere dal grafico sopra, sono caduti in poche ore in alcune zone più di 200mm di pioggia. Immaginiamoci di distribuire uniformemente 200 litri di acqua per mq2 su una superficie di km2, è chiaro che difficilmente sarà possibile contenerne in maniera efficace il deflusso. Sabato 17 sono stati i forti venti innescati dall’approfondimento a sud dell’arco alpino di parte della massa fredda artica che ha provocato un rapido calo della pressione e della temperatura. Raffiche massime di oltre 100 km/h sono state registrate da diverse stazioni della rete AMAP. 36. OLIVO L’Olivo si trova in fase di inizio invaiatura (BBCH 81). • Mosca dell’Olivo Questa settimana l’ovideposizione risulta in aumento su quasi tutta la provincia (qui le curve di volo). Si consiglia di intervenire come indicato nella tabella seguente: VITE La vite si trova in fase di maturazione (BBCH 89). Le operazioni di vendemmia stanno terminando per tutte le varietà medio/precoci. Il Montepulciano ha evidenziato un ulteriore incremento attestandosi mediamente sui 21° Babo. I valori zuccherini riportati offrono solo un’indicazione approssimativa in quanto possono differire sensibilmente soprattutto in base all’esposizione, al carico produttivo ed alla differente risposta allo stress idrico pregresso.

da Assam