Dal Mondo: Putin l’invasore sanguinario annette le quattro province conquista |
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Venerdì 30 Settembre 2022 16:54 |
'Le regioni ucraine annesse sono nostre per sempre' - ha detto il tiranno nazional-socialista-sovietico-comunista-imperialista - 'Kiev ora cessi il fuoco, siamo pronti ai negoziati'. Il presidente russo Vladimir Putin ha anche chiesto un minuto di silenzio per quelli che ha definito gli "eroi" che combattono in Ucraina e per le "vittime delle azioni terroristiche di Kiev", con una abile rovesciamento della verità come solo i dittatori sanguinari sanno fare e hanno sempre fatto nel corso della storia. Ma a lui replica il presidente ucraino Zelensky che dice "non negoziamo con Mosca finché Putin è presidente". E in un video diffuso afferma categorico: "L'annessione è una farsa. L'intero territorio del nostro Paese sarà liberato dal nemico, il nemico non solo dell'Ucraina, ma della vita stessa, dell'umanità, della legge e della verità". Sordo alle proteste della comunità internazionale, Vladimir Putin ha deciso di procedere ugualmente con l'annessione dei quattro territori ucraini dove si
sono svolti i referendum che le cancellerie occidentali hanno definito delle "farse". Gli accordi sono stati firmati oggi con una cerimonia in pompa magna nella Sala di San Giorgio al Cremlino con i capi delle quattro province conquistate, e saranno accompagnati da una festa popolare sulla Piazza Rossa. Un programma che contrasta con le scene delle migliaia di russi in fuga dal Paese per sottrarsi alla possibile chiamata alle armi. I Paesi baltici e la Polonia hanno già chiuso da settimane le loro frontiere ai russi, e a loro si è unita ora la Finlandia ed è pronta a farlo anche la Norvegia. Ma l'esodo continua anche attraverso le frontiere meridionali, specie con la Georgia e il Kazakhstan, e, più a est, con la Mongolia. Eppure niente sembra poter distogliere il Cremlino dai suoi piani, da realizzare anche attraverso la mobilitazione parziale dichiarata il 21 settembre. Le prime unità dei riservisti richiamati, ha fatto sapere il ministero della Difesa russo, si sono già costituite, e saranno impiegate per "controllare i territori liberati" in Ucraina. In primis, dunque, le aree di Donetsk, Lugansk, Kherson e Zaporizhzhia, che sono entrate a far parte della Federazione e che quindi Mosca difenderà come proprio territorio. Sotto le mura del Cremlino è stato allestito un enorme palco per le celebrazioni in piazza, con la scritta 'Donetsk, Lugansk, Zaporizhzhia, Kherson, Russia, insieme per sempre'. |