Il sindaco Massimo Bello condanna la decisione della Corte di Strasburgo sull'eliminazione dei Crocefissi |
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Venerdì 06 Novembre 2009 18:23 |
Il sindaco di Ostra Vetere Massimo Bello condanna la decisione della corte europea di Strasburgo circa l'eliminazione del Crocefisso dalla aule scolastiche. Il sindaco presenta una mozione in consiglio e prepara un'ordinanza che prevede anche una multa di 500 euro a chi toglie il Crocefisso dalle scuole e dagli edifici pubblici. "Non intendo affatto rimuovere il Crocifisso dalle aule scolastiche. Il Crocifisso è una testimonianza di cultura, emblema di libertà, che rappresenta un valore universale della nostra storia italiana ed europea. Non credo proprio che un crocifisso in classe possa offendere i sentimenti di qualcuno o violare la libertà di chicchessia". Il sindaco di Ostra Vetere Massimo Bello interviene in maniera decisa sulla recente sentenza della Corte europea di Strasburgo, la quale ha determinato che la presenza dei Crocefissi nelle scuole rappresentano una "una violazione dei genitori ad educare i figli secondo le loro convinzioni" e una violazione alla "libertà di religione degli alunni". Il
sindaco di Ostra Vetere ha presentato, in proposito, una mozione in consiglio comunale per ribadire che "il Crocefisso rappresenta una testimonianza di cultura, emblema di libertà e valore universale, parte integrante delle nostre radici, della nostra storia e delle nostre tradizioni cristiane" e per attivare la sua giunta "a promuovere tutte le azioni per scongiurare fenomeni di discriminazione dell'identità storica, culturale e di civiltà del popolo italiano a partire dal simbolo religioso di valenza universale qual è il Crocefisso, appoggiando con forza l'azione del governo italiano contro la sentenza pronunciata dalla corte europea". E non finisce qui, perché il primo cittadino di Ostra Vetere sta preparando anche un'ordinanza sull'importanza dell'esposizione del crocifisso, disponendo che va conservato, a tutti i costi, in tutti gli uffici e scuole della città, provvedendo che vanno dotati gli ambienti pubblici che ne sono sprovvisti, ma anche prevedendo cinquecento euro di multa a chi volesse togliere il crocifisso dall'aula o da qualsiasi altro edificio pubblico. Infine, nella veste di consigliere provinciale di Ancona, presenterà un'analoga mozione in consiglio provinciale per chiedere la condanna della sentenza anche da parte della provincia. Una serie di provvedimenti per dire "no" a una sentenza inaccettabile e fuori dalla storia. "Il rispetto delle libere convinzioni non passa attraverso l'annullamento dei simboli della fede altrui. Questa decisione offende l'Italia e il popolo italiano, la nostra storia e la nostra tradizione cristiana. Anche la nostra comunità cittadina si sente offesa da questa aberrante decisione giuridica visto che anche lo statuto del comune di Ostra Vetere, nel preambolo, fa riferimento alle proprie radici cristiane e ai valori spirituali e umani che ne discendono. Come del resto anche la bandiera dell'unione europea si ispira con la corona di 12 stelle alla Madonna". Il caso era stato sollevato nel 2002 da Soile Lautsi, cittadina italiana di origini finlandesi, residente a Padova e rappresentante dell'Unione Atei e Agnostici, la quale aveva sollecitato invano nei vari tribunali italiani, l'eliminazione dei crocefissi nelle classi dei suoi due figli e senza aver ottenuto alcun risultato, si è poi rivolta ai giudici di Strasburgo che le hanno dato ragione. In proposito, il sindaco Massimo Bello aggiunge che "il disprezzo delle religioni da parte di costoro si spinge al punto tale da creare le condizioni di una guerra di religione". |